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lunetta, nella Galleria degli Uffizi, rimane sorpreso del muta-
mento di pensiero tra essi e la pittura: l’ideatore di quelle ma-
cabre fantasie dantesche di figure strette a tronchi simili a di-
laniati corpi umanî, sembra abbia composto, scherzando con la
linea e con i tenui colori, l’agreste idillio della lunetta, nella le-
tizia senza nubi di un mattino di primavera.
I piani semplici su cui si stende il colore nel salone di Poggio |
a Cajano, sempre più si semplificano nelle opere del periodo suc-
cessivo, ove il chiaroscuro fiorentino sempre più tende a scom-
parire: nella Madonna con Gesù e Giovannino alla Corsini, il
fondo di edifici e paese è risolto in una visione di puro colore,
sorprendentemente moderna; e negli affreschi della Passione
alla Certosa di Val d’Ema, soprattutto in quelli del Cristo davanti
a Pilato e del pianto sul Cristo morto, il Pontormo compone
tarsie colorate di meravigliosa freschezza, disegnando, in ar-
monia con l’arco della lunetta, festoni di figure tenui appiattite
su fondi di sottigliezza ideale. I bianchi, che già nella lunetta di
Poggio a Cajano avevano acquistato speciale valore, hanno in
questi affreschi funzione d’accento ritmico nei rapporti di tinte. -
È curioso vedere come lo stesso Vasari, ostile all’atteggiamento |
del Pontormo verso l’arte nordica, confusamente senta il valore
della sua speciale visione cromatica. E sebbene gli rimanga
sempre oscuro il vero Pontormo, l’arido michelangiolista non .
può sottrarsi al fascino di quei dipinti, ove non è più chiaroscuro, .
non più sfumato atmosferico, ma solo colore, colore limpido, |
terso, tenue, in armonia con la bellezza leggermente esotica dei !
lunghi steli umani, dei volti muliebri, delicati, minuti, soffusi di !
grazia languente. °
Alla pala della Deposizione in Santa Felicita di Firenze, i
mobile intreccio di nastri ove il rosa s’alterna al verde in note p
di un pallore ideale, son prossimi i tre ritratti, di musico in Casa a
Guicciardini a Firenze, di giovinetto nella Galleria di Lucca, e F
d’alabardiere nel Fogg Art Museum di Cambridge, simili di a
taglio, vicini di tempo, eppure rispondenti a una diversa visione. ’
Il confronto fra i tre ritratti mostra al vivo l’irrequietudine,
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