— 2
1570-73 —. Lavora nello Studiolo di Francesco I in Palazzo
Vecchio. (Voss, Die Malerei der Spiàtrenaissance, ecc. 1920,
IT, 309).
1571, 10 febbraio — In una lettera da Roma al principe Fran-
cesco, il Vasari dice che Battista Naldini, dopo averlo aiutato
dieci anni nei lavori di Palazzo Vecchio, lo ha lasciato, e se
ne duole. (VASARI, op. cit., VIII, 457-58). Sembrerebbe da una
tale asserzione, se non sia amplificazione retorica, che il Nal-
dini avesse cominciato ad attendere a questi lavori molto
prima della data sopra indicata. Mancano però dati storici
Certi.
1572 -— Data della Pietà in SS. Maria Novella.
I573, 21 maggio — $i scopre, in $S. Maria Novella, la tavola
con la Natività di Cristo (lettera di V. Borghini, Firenze,
al Vasari, Roma: FrEY, Literarische Nachlass G. Vasari’s,
IL, CMXCIV).
1574 — Dipinge, per incarico dell’arcivescovo Alessandro Me-
dici, poi papa Leone XI, nella chiesa di $. Salvatore al Ve-
scovo, opere oggi perdute (RiIcHAa, Notizie istoriche, ecc.
1754-62, VI, 349).
1574-1584 — In questo tempo va localizzata l’andata a Roma
sotto Gregorio XIII, attestata dal Baglione (Le vite dei pit-
071, CC, 1642, pag. 29).
1575 — ‘Tavola con la Vergine e Santi nella chiesa dell’Eremo
di Camaldoli.
1576 — Ha a pigione una casa dalle monache della Crocetta
(PINI e MILANESI, Scrittura di artisti italiani, 1876, III, 218).
1583 — Di nuovo a Firenze, dipinge per Bartolommeo Da-
vanzati la Resurrezione di Lazzaro, nel convento di $S. Marta
a Montughi (iscrizione), e lavora poi per le principali chiese:
S. Croce, S. Marco, il Carmine, S. Niccolò Oltrarno, ecc..
(BORGHINI, op. cit., III, 198-199).
A