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al limbo della Galleria di Brera a Milano, e nell’Adora- di st
zione de’ Magi della Cattedrale di Lucca — Ultima deca- din
denza della maniera ampollosa e superficiale di Federico, Tizi:
negli affreschi della sua casa alla Trinità de’ Monti - volt:
Sua qualità di ritrattista negli autoritratti, nel ritratto Ove
di gentiluomo alla Galleria già Corsini in Roma, e nel ada
gruppetto di bimbi dipinto ai piedi del trono di Maria delle
nell’ancona del Municipio di $ant’Angelo in Vado. — bria
CATALOGO DELLE OPERE. —
toric
18. Seguaci degli Zuccheri: G. B. Ricci da Novara, Fari
Giambattista Pozzi il Vecchio, Cherubino Al- solo
berti, Cesare Nebbia, Michelangelo Carducci l’acc
da Norcia, Gio. Giacomo Pandolfi e Niccolò di «c
Trometta da Pesaro, Vincenzo e Bartolomeo OPE
Carducci o Carducho . . . ... - - . . VaAs.M303
LA VITA. — BIBLIOGRAFIA. — L’OPERA. — CATALOGO
DELLE OPERE: Di Giovan Battista Ricci da Novara, che
unisce elementi ricavati dallo Zuccari ad altri rimastigli
dal nativo Piemonte — Di Giovan Battista Pozzi il Vecchio,
con caratteri lombardi predominanti — Di Cherubino
Alberti, che dà maggiore importanza all’elemento archi-
tettonico nella decorazione — Di Cesare Nebbia, scolaro
del Muziano, che assume affinità col manierismo degli
Zuccari — Di Michelangelo Carducci da Norcia, che segna
l’aberrazione del gusto pittorico a cui giunse l’Accademia
michelangiolesca-raffaellesca — Di altri due scolari pesa-
resi degli Zuccari, Gio. Giacomo Pandolfi e Niccolò ‘Tro-
metta: il primo passa presto al Barocci, il secondo rag-
giunge un'espressione decorativa sua propria, lontana
da quella degli Zuccari per sensibilità lineare e cromatica
— Infine, di Bartolomeo e Vincenzo Carducci o Carducho,
fratelli, condotti da Federico Zuccari in Ispagna, ove
rimasero a diffondere la civiltà artistica italiana di tran-
sizione.
19. Il Cavalier d’Arpino . . . i Pag. 021
LA VITA. — BIBLIOGRAFIA. — L’OPERA: Eclettisno disor-
dinato negli affreschi della Certosa di San Martino a
Napoli, ove accanto agli elementi del manierismo romano
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