GIOVANNI BRINA
-— Nasce a Firenze da Matteo di Francesco del Brina (MILA-
NESI, note al VASARI, Le Vite, Firenze 1878-85, III, pag. 239,
DL.
Sembra che sia scolaro di Michele di Ridolfo Ghirlandaio
(PEcoRI, Storia di S. Gimignano, 1853, pag. 540, 053, doc.
XCIN).
1555-1561 circa — Aiuta il Vasari nei dipinti di Palazzo Vecchio
(VASARI-MILANESI, ibid.; LENsSI, Palazzo Vecchio, 19020, pa-
gina 158).
1559, 26 ottobre — È ascritto all’ Arte dei Medici e Speziali,
e l'iscrizione è ripetuta il 25 agosto 1569 (COLNAGHI, Dic-
tionary o} Florentine Painters, 1028, Dag. 52).
1568, I agosto — Giovanni e Francesco, scolari di Michele Ghir-
landaio, e forse identificabili coi due fratelli Brina, esegui-
scono un grande affresco col Miracolo dei pani, nel refet-
torio del convento di $. Girolamo a S. Gimignano. L’opera
esiste ancora (PEcoRrrI, op. e loc. cit).
1574, 19 aprile — È iscritto nell’Accademia del Disegno, e vi
riveste cariche dal 1580 al 1592 (COLNAGHI, op. e loc. cit.).
I581 — Annunciazione, firmata, nel convento dell’Annunzia-
tina a Firenze. -
1588, 10 dicembre — Fa ricorso al Tribunale dell’Accademia
per ottenere da Domenico d’Antonio Lippi di Massa in Val-
dinievole il pagamento di un quadro con la Vergine e Santi
(COLNAGHI, op. cit., pag. 53).
1592, ottobre — Domanda parziale pagamento di opere ese-
guite per Giovanni di Andrea Pelli (ibid.).
1593, maggio — Deve all’Accademia 50 lire (ibid.).
1593, luglio — I magistrati dell’Accademia notificano a lui e
a Lodovico Buti di riscattare certi pegni che altrimenti sa-
ranno venduti (ibid.).
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