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peraio in primo piano, veduto pel dorso, è tra i più rari campioni
di nudo del Cinquecento toscano, e la figurina tesa di fanciullo
con mastello in capo fiorisce come uno stelo al sole. L’idea del
lavoro, che un pittore tedesco avrebbe tradotto in espressione
di sforzo, di tormento, di fatica, è resa dal Toscano in una vi-
sione di eleganza, di pose ritmiche, la cui bellezza rappresenta
ancora un'idealità classica. L’aria lieve dei colli toscani par
alleggerisca le pose, cancelli le impronte della fatica dai corpi
snelli e dia un ritmo di festa al meccanismo del lavoro.
Altro esempio bellissimo dell’arte di questo pittore, che, pur
ispirandosi ad Andrea, al Rosso e al Pontormo, si esprime con
finezza di caposcuola, è l’ovato del Sacrificio di Lavinia, ove si
ritrova la maniera seguita dal Cavalori nella composizione del
rettangolo, ma una minor fusione cromatica. Il fondo tende
di più al grigio, pur rimanendo caldo e leggiero, e le vesti delle
figure in primo piano hanno qualche iridescenza. Qui egli spiega
un’arte di squisito decoratore, movendo a ghirlanda le figure
del centro, e disegnando come entro contorni d’arpa il gruppo
nel basso, tra arpeggi di luce. Anche qui non mancano le note
pontormesche; anzi la testina di ragazzo che spunta tra la prima
colonna e l’ultima figura a destra è un vivo richiamo all’Alabar-
diere. Sulle immagini duttili, svelte, sui panni sfaldati alla maniera
d’Andrea del Sarto e d’Jacopo, scherza la fresca luce d’un mat-
tino di primavera, mentre in alto le figurine affacciate alla ter-
razza si sfioccano nella caligine con una sensibilità pittorica che
viene diretta da Andrea. Piega Lavinia il capo davanti all’ara;
e un'ombra trasparente, quasi di nube passeggera, cade dal
braccio sul volto delicato. Espressione vasta di spazio, agilità
vibrante di contorni, delicatezze pittoriche degne talora di un
Veronese o di un Lotto, come nelle argentee balaustre e nella
curva figurina di Lavinia, s’uniscono in una composizione di to-
scano stile decorativo. Tutto vibra, tutto canta, nella cerimonia
sacra come nella scena di lavoro 1
eso dello dgr
Firenze, Palazzo Vecchio, Studiolo: Sacrificio di Lavinia.
— — Lavorazione della lana.
VENTURI, Storia dell’ Arte Italiana, IX, 5.
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