JACOPO COPPI pETTO DEL MEGLIO
1523 — Nasce a Peretola presso Firenze, non è certo se da un
Antonio di Meglio (Almanacco pittorico, III, 1794, pag. 166),
o da un Meglio di Giovanni (CoLnNAaceI, A dictionary of Flo-
rentine painters, 1928, pag. 77).
— Frequenta la scuola di vari artisti fiorentini (Almanacco
pittorico, loc. cit.).
1564 — Lavora nell’apparato per le esequie di Michelangelo
(CoLNAGHI, op. e loc. cit.).
1570-73 — Dipinti nello Studiolo di Francesco I in Palazzo
Vecchio (LENSI, Palazzo Vecchio, 1929, pagg. 231-241).
I571, 18 dicembre — Entra nell’Accademia del disegno, e ne è
console varie volte tra il 1573 e il 1585 (COLNAGHI, op. e loc.
citato).
I576, maggio — Invia a Pisa una tavola con San Clemente di-
pinta per il Duomo, oggi non più sul posto. Era stata la-
vorata a Firenze e stimata dal Buontalenti e da Cristofano
dell’Altissimo (L. TANFANI-CENTOFANTI, Notizie d’artisti, ecc.,
1897, pagg. 301-302).
1576, 24 maggio — In una nota di spese per la tavola suddetta,
diretta all’operaio del duomo di Pisa, dice: « domattina mi
parto, piacendo a Ddio, per Roma.... ». Scrive inoltre a Carlo
Pitti che conta stare a Roma circa un anno (1bid.).
1577 — Data degli affreschi in $. Pietro in Vincoli.
1579 — Data del quadro d’altare in $. Salvatore a Bologna.
I59I — Muore a Firenze, ed è sepolto in S. Simone (Allman.
pittorico, pag. 170) !.
1 Bibliografia su Iacopo Coppi: R. BORGHINI, Il Riposo, 1584 (ed. fior. 1730); F. Trtr,
Nuovo siudio di pittura, scultura e architettura nelle chiese di Roma, Roma, 1574 (altre edi-
zioni 1675, 1721); F. Boccger e G. CINELLI, Le bellezze della città di Firenze, Pistoia, 1678;
F. TITI, Ammaestramento di Pittura, scultura e architettura, ecc.; Roma, 1686; Roma antica
e moderna, Roma, 1750; G. RICHA, Notizie istoriche delle chiese fiorentine, Firenze, 1754-62;
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