e ALA —
I512 — Il NOMI-PERSCIOLINI (in Rass. bibi. dell'A. Ual, VII,
1904, P. 3) suppone che andasse circa questo tempo a Roma,
dove divenne allievo di Raffaello, che lo adoprò anche per le
Logge. Dipinse (VASARI) in questa città varie facciate, oggi
perdute.
I5I16 — Va in Umbria per affrescarvi in $. Maria ad Arrone,
aiutato da Giovanni (Brunotti) da Spoleto, non dallo Spagna,
come s’è sempre ripetuto. Gli affreschi sono firmati « Vin-
centius de sco. Geminiano et Johannes de Spoleto faciebant.
Restauratum P. honore virginus. M.D.XVI» (il Cavanca-
SELLE vi lesse erroneamente: I521).
1520 — Pare che dopo la morte di Raffaello, avvenuta in questo
anno, lasciasse Roma (Però vedi la data preced.).
1522 — Dipinge e firma una pala in S. Girolamo a San Gimi-
gnano.
1523 — Natività di Maria in S. Agostino a $S. Gimignano. Fir-
mata e datata.
1524 — Intorno a quest’anno affresca la nicchia superiore del
pulpito in $S. Agostino a S$S. Gimignano (NomrI-PESCIOLINI,
art. cit.).
1525 — Secondo il Nomr-PESCIOLINI, tornò a Roma, ma vi
stette solo due anni.
1525 — Madonna e Santi nella chiesa arcipretale delle Poma-
rance. (L. Pecorr, Storia della terra di S. Gimignano, 499).
1526 — Ricorda il MILANESI (Vite, IV, 491, n. 2) che nel Monte
di Pietà di Roma esisteva di lui uno Sposalizio della Vergine:
tale opera è adesso nell’Accademia dei Lincei (« Vincentius
Tamagnus de sco. Geminiano pinxit . M.D.XKXXVI »).
1527 — Secondo il VASARI, in seguito al Sacco di Roma lascia
questa città.
1527 — Assunzione nella Madonna del Soccorso a Montalcino.
Firmata e datata.
I528 — Eseguisce un affresco nel Monastero di S$. Caterina a
S. Gimignano (poi Palazzo Pratellesi).