d’arte. Un nudo semisdraiato e un levriero intento, ancora si
distinguono a sinistra della lunetta; a destra un gruppo di donne,
due nell’ombra, tagliate a piani sommari di chiaroscuro come
suole il Beccafumi, una in luce, sul fondo abbrividente di cielo,
a braccia conserte e testa china. In questa immagine già appare
definito il tipo muliebre del Maestro, con la piccola testa sul
lungo collo di cigno, lo sguardo acuto, lo slancio della forma !.
La Trinità nel centro del trittico dell’Accademia senese,
dipinto l’anno successivo (fig. 238), mostra più chiara la deri-
vazione dagli esemplari di Fra’ Bartolommeo e della sua scuola:
il gruppo dell’Eterno con la colomba e il Crocifisso è composto
come nel quadro di Mariotto Albertinelli all’Accademia di KFi-
renze; e similmente, nei due quadri, si dispongono ad arco sul
cumulo di nubi, da cui s’innalza la croce, due angioletti in sim-
metria. Il Senese altri ne aggiunge velati dall’ombra delle nuvole,
sfumati nella distanza di luce; e costruisce il gruppo secondo
uno schema di rigida simmetria, contrario allo schema seguito
dal collaboratore di Fra’ Bartolommeo. Questi lascia libere le
mani dell’Eterno benedicente, che lieve inchina il volto triste
verso la terra, e fa che il Cristo riposi, morbido, sull’ombra di-
latata del manto che esce da un calice di nuvole; il Beccafumi
pinac. d’Italia, stessa rivista e anno, 410, 413; BROGI, Inventario degli oggetti d’arte della
provincia di Siena, Siena, 1897; BorGHEsI e BANCHI, Nuovi dec. per la st. dell’a. senese,
Siena, 1898; Misc. stor. sen., 1898, V, 25; TANFANI-CENTOFANTI, Notizie di artisti tratte dai
dec. pisani, Pisa, 1898; Cust, The pavement masters of Siena, Londra, 1901; BURKHARDT,
Gesch. der Renaiss. in It., IV ediz., Stuttgart, 1904; RrIccr, Catalogo della mostra d’antica arte
senese, Siena, 1904; KRISTELLER, Kupferstich und Holzschniti, Berlino, 1905; THrIEME-
BECKER, Kiinstler-Lexikon, Lipsia, 1909, III (von SEIDLITZ); JACOBSEN, Das Cinquecento
in Siena, Strasburgo, 1910, 97 ss.; BERENSON, Central It. Painters, Londra 1911, 144 SS.;
DE Nrcona, Arte inedita in Siena, ecc., in Vita dL’Arte, 1912, X, 55 ss.; PAPINI, Pitt. ined.
del Sodoma e del B., in Boll. d’ Arte, 1913, 330 $S.; CAVALCASELLE € CROWE, Storia ecc., nel-
l’ediz. di Borenius e Langton Douglas, Londra, 1914, VI, 6, 9, 27; Damr, Siena e le sue opere
d’arte, Firenze, 1915; IP., D. B., in Boll. d'Arte del M. P. T., 1919, 9 SS.; TROTTA-TREYDEN,
Das Leben und die Weyke des seneser Malers D. B. gennant Mecarino, in Repertorium fiir
Kw., 1920, 83 ss.; Voss, Die Malerei der Spiàtrenaissance in Rom und Florenz, Berlino, 1920,
I, 196 ss.; €. GAMBA, in Dedalo, 1920-21, 181 ss. e 519 $S.; SERRA, in Boll. d'Arte, 1921-22,
188 ;M. PITTALUGA, L’incisione italiana nel Cinquecento, Milano, 1930.
1 La parte rovinata dell’affresco si può ricostruire con l’aiuto del bellissimo disegno
(fig. 237) per incisione, di evidente carattere parmigianinesco, e certo eseguito più tardi
dal Beccafumi. Qualche variante è nel gruppo delle donne, seriche figure a strascico, una
delle quali, che si volta a parlare a una ancella, par soffiata nell’aria, tanto è lieve entro la
guaina della tunica aderente.
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