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restringe le forme entro il rettangolo, le innalza ripide, a
da si netti piani perpendicolari, e presenta l’Eterno in frontalità
ne, assoluta, componendo il gruppo divino come enorme bilanciere,
come in meticolosa simmetria. Con le figure di legno lucente, squadrate
cielo, a colpi d’accetta e piallate, il Senese fa un primo tentativo di
pare raggiungere quello spettacoloso, che sarà tra le caratteristiche
sui fondamentali della sua arte: trasforma la dolce mestizia. del-
ina l’Eterno di Mariotto Albertinelli in cipiglio da Giove tonante,
nese,
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_ Fig. 236 — g$iena, $. Maria della Scala.
Fd PD. Beccati Incontro di Anno e Gioacchino: pesa
pis (Fot. della Soprintendenza all’Arte Medioevale e Moderna di Firenze).
te dai
po e dietro il gruppo apre, fra nubi tempestose, uno squarcio di
Pn luce sulfurea.
4 85.; Corrugan le sopracciglia i Santi degli scomparti laterali,
re chiusi anch'essi come entro cassette, e tirati a lucido nel legno;
opere a fatica, piegando il capo, cozzando contro le cornici, entrano nelle
e ve caselle troppo basse alle sperticate stature; e i drappi a pieghe
sa calligrafiche par si squaglino, fluiscano al dilagar della luce.
o A queste due opere, che segnano il rustico inizio del Becca-
a fumi nell’arte, segue una delle più equilibrate e delicate, il capo-
na lavoro della sua giovinezza: Santa Caterina che riceve le stim-