Full text: La pittura del Cinquecento (9, Parte 5)

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uu, posizione beccafumiana, se pur troppo si senta lo studio da cui 
no nasce l’artificiosa eleganza della figura snodata in curve di cigno, 
‘hi del gesto prezioso, dei lenti festoni che delineano i contorni del 
a manto. Anche la luce, più viva sul bimbo raffaellesco, s’attenua 
a in riflessi preziosi sfiorando l’accarezzata figura, con effetti di 
1 sotto in su, delicatissimi. Sugli esempi dell’arte romana, il Bec- 
cafumi vuol dare un'impressione di nobiltà eccelsa, di maestà; 
Fig. 265 — Siena, Palazzo Comunale. D. Beccafumi: Storia di Postumio Tiburzio. 
(Fot. Lombardi). 
ta e rinunciando alle moine leggiadre delle sue bambole giovanili, 
i fa pesare un’ombra malinconica sullo sguardo chino di Maria. 
le Le due figure laterali sono avvolte in una cupa atmosfera: da 
e essa avanza il volto sodomiano di Caterina a incontrar la luce 
a, del volto di Gesù, mentre San Bernardino, più distante, è scol- 
pito da qualche breve piano di luce nell’ombra con la potenza 
° di sintesi plastica cui giunge talvolta il Senese distruttore della 
forma. Il colore, nei suoi accordi di rosa svanito e di verde 
ulivo, dà l’ultimo tocco all’artificiosa eleganza delle immagini 
zuccherine.
	        
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