Full text: La pittura del Cinquecento (9, Parte 5)

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Il melodico adattamento delle figure al disco vien meno alla 
Madonna con Gesù e San Michele della raccolta Sili (fig. 269). 
I corpi lignei e le teste di stucco a fatica entrano nello spazio 
del tondo; e in tutto è uno squilibrio sconcertante: fra le mani 
della Vergine, una molle, a cuscino, l’altra a dita come stecchi 
rigidi; tra il corpo piallato della Vergine e la grossa testa piegata 
dalla cornice; tra San Michele, bambolone di cartapesta, e il 
Fig. 266 — Siena, Palazzo Comunale. 
D. Beccafumi: Riconciliazione di E. Lepido e F. Flacco. 
(Fot. Lombardi). 
bimbo gelatinoso, che storce la grossa testa in uno scorcio di 
lontana reminiscenza peruginesca. Perduta la signorilità pre- 
tensiosa del tondo precedente, la composizione, di un vuoto e 
involontario arcaismo, cade nello squilibrio costruttivo. Anche 
nel colore il Beccafumi non teme le dissonanze; ma le tempera 
mediante le ombre violacee e un cangiantismo ad oltranza, un 
diffondersi, un rispecchiarsi delle tinte nelle tinte vicine, come 
per riflesso dell’aria che s’interpone fra esse. 
Un ricordo della Madonna di Monteluce, eseguita in collabo- 
‘68
	        
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