Full text: La pittura del Cinquecento (9, Parte 5)

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rocce, le erbe del suolo, le ciocche delle barbe. Il contorno tor- 
mentato e irto, specie nelle figure in distanza, e l’effetto lumini- 
stico più trito del solito, sembrano indicare una diretta ispira- 
zione dall’arte germanica, in questo quadro dove il principio 
dei contrasti di tenebre e lampi, degli strappi chiaroscurali, è 
spinto ad oltranza, e la tendenza fantasmagorica del maestro se- 
nese raggiunge il suo massimo. La maschera demoniaca dell’uomo 
urlante in primo piano a sinistra è fra i più tipici esempi, nell’arte 
del Beccafumi, di sintesi espressiva, ottenuta con un colpo di 
luce e con due archi di tenebre. 
Verso la fine della sua vita, nel piccolo tondo della Carità 
del Museo Vittoria e Alberto di Londra (fig. 278), il pittore 
sembra riassumere in una perfetta armonia di linee ondose, 
di forme consunte da un gioco volubile di luce e d’ombra, di 
colori cangianti al moto dell’aria, il suo ideale di grazia lieve 
adorna. Due macchie vivacissime d’ombra sfaldano, sul lato si- 
nistro, il braccio e il busto della giovane donna; e tutta l’ombra 
si raccoglie sopra il seggio di roccia, che, a destra, par liquefarsi 
alla luce. Dietro l’immagine, bagnata di chiarore perlaceo, s’a- 
dagia il paese evanescente, impreciso, come formato d’impal- 
pabili sabbie nel molle velo della bruma, sotto il pallor del cielo. 
E la vivezza macchiettista del gioco d’ombre e luci in primo 
piano, nel rapido scherzoso frastaglio della roccia e delle figure, 
trae valore dalla monotonia di quel paese fluido, soffiato entro i 
vapori di un fioco mattino. Anche il tipo muliebre, nella sua 
leggiadria di bamboletta beccafumiana, tra i profumi e i sospiri 
di un’Arcadia precoce, ha una freschezza nuova, una grazia di 
farfalla, come ogni elemento della composizione lieve e capric- 
ciosa: 1 bimbi teneri nella luce, la mano femminea e il nudino 
di putto sospeso nell’aria che lo forma, i virgulti fievoli, che sem- 
brano involarsi verso il cielo. Gli alberetti umbri, più slanciati, 
più fragili, spuntano intorno alla puerile immagine della Carità, 
e sembra riassumano in sè la fresca grazia della scena. I bimbi, 
che si rifugiano, impressi dalle stigmate del dolore, nelle braccia 
della commossa Carità d’Jacopo da Pontormo, folleggiano come
	        
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