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l’ideatore dei clamorosi spettacoli pirotecnici del Carmine a
Siena e della cattedrale di Pisa, d’un tratto, spinto piuttosto
dal suo temperamento fantastico e impulsivo che dalla sottile
intelligenza dei maestri fiorentini, con qualche colpo di luce
improvviso incisivo raggiunge sorprendenti effetti di sintesi
volumetrica presecentesca, o infonde a una maschera umana una
Fig. 289 — Firenze, Museo Stibert. Beccafumi: Miracolo di Sant’ Antonio.
(Fot. Brogi).
vita esaltante, fantastica. Egli passa, con sorprendente facilità,
dalle tinte fioche, dalle superfici accarezzate, dalle linee fluenti,
ai colpi di scena più rumorosi e caotici, dall’eleganza di una fi-
gura a contorni insinuati alla caricata massività di un’altra im-
pressa sopra un cattivo stampo imichelangiolesco, da passaggi
quasi insensibili fra tinta svanita e tinta svanita agli eccessi di
un chiassoso cangiantismo; ma in tutte le sue opere lascia im-
presso il suggello di una personalità spiccata, inconfondibile. Con