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1552 — Secondo il RomAGNoLI (725), disegnò in quest’ anno
un cataletto per la compagnia di $. Giovanni in Pantaneto.
1554 — Architetta il Monastero delle Derelitte in piazza del
Carmine, oggi palazzo Sergardi, dove dipinse poi ad affresco
una Crocifissione (MILANESI-VASARI).
1556, 24 agosto — Il RomMAGNOLI (p. 738) lesse che il Riccio
chiedeva a Siena «licentia... di ritornare a Lucca con la sua
moglie, dove ha figlie e resto di famiglia ».
[560 — A Siena disegna il proscenio per l’Ortensio di messer
Alessandro Piccolomini, commedia recitata «dagli Acca-
demici Intronati... alla presenza di Cosimo I Gran Duca di
Toscana ». Il proscenio fu poi pubblicato in intaglio da An-
drea Andreani. Così tutte le fonti.
1562 — Era di nuovo a Lucca, come si rileva da una memoria
per cui di 1à diceva di mandare un disegno per il soffitto della
Compagnia della Trinità (ROMAGNOLI, pP. AZ).
1564, 23 aprile — Si delibera nel consiglio della Compagnia di
$. Caterina di farvi eseguire delle pitture dal Riccio, ma di
attendere il suo ritorno a Siena (LIBERATI, « Boll. sen. di
Storia Patria », 1906, 478).
1565 — Mandò alla Comp. di $. Caterina in Fontebranda due
sportelli per il Crocifisso miracoloso, con S. Girolamo e S.
Caterina. (VASARI-MILANESI e Ms. del ROMAGNOLI).
1567, 26 febbraio — Gli vengon date 40 lire «a conto del disegno
del coro » per il Duomo di Siena.
1567, 24 aprile — Il Riccio « pittore e architetto eccellentissimo »
va a deliberare quali storie dipingere nella Compagnia di
S. Caterina, «dove erano convenuti molti fratelli ch’assai l’a-
vevano aspettato per tal principio». Il Riccio era prima,
infatti, a Lucca: v. anche sotto l’anno 1564, 23 aprile (Lr-
BERATT. OP. Cit.).
1568, 14 maggio — Ha pagamenti per il « choro fatto e da farsi »
(BORGHESI e BANCHI).
1568, 17 luglio — Altri pagamenti dal Duomo (Ip.).
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