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ACCORDO FRA LA TRADIZIONE VENEZIANA E FIORENTINA.
LA VITA. - REGESTI. - BIBLIOGRAFIA. - L’OPERA: Tendenza verso effetti di
solidità costruttiva sin dal periodo veneziano giorgionesco. - Persistenza delle
forme veneziane negli affreschi della Farnesina a Roma. - Capolavori d’im-
pronta giorgionesca: l’‘ Uomo malato ” nella Galleria degli Uffizi e il “ Vio-
linista ”’ della raccolta Rothschild. - Colore veneziano e composizione rafîf-
faellesca nel ritratto del Cardinale Ferry Carondelet a Londra. - Dominio
dell’influsso di Raffaello nei ritratti del Cardinale Del Monte a Dublino, del
Cardinale Antonio Pallavicino a Leningrado, d’ignoto gentiluomo nella Gal-
leria di Budapest. - L’eclettico pittore entra più chiaramente nel mondo di
Michelangelo con la “ Pietà ” di Viterbo, e sulle orme del Buonarroti dipinge
la “4 Resurrezione di Lazzaro ” e la “ Sacra Famiglia col Donatore ” a Londra,
la ‘“ Flagellazione di Cristo ””’ a San Pietro in Montorio, la “ Discesa al Limbo ”
del Prado, la “ Natività della Madonna ”’ a Santa Maria del Popolo, la “ Visi-
tazione ’”’ del Louvre, la ‘“ Sacra Famiglia ” di Napoli, e tutta una serie di ri-
tratti, dove più fortemente che nelle composizioni sacre s’aîferma il genio del
pittore: esempio massimo l’eroica effigie di Andrea Doria in Palazzo Doria
a Roma. - Traverso tutti questi dipinti, il concetto di colore, che rimane sempre
essenzialmente veneziano, va modificandosi dalle tonalità dorate delle prime
opere alle tonalità cupe e splendenti delle tarde. - Massività costruttiva della
forma nel ‘“ Cristo portacroce ”” del Museo del Prado e nell’abbozzo della testa
di Clemente VII a Napoli. - Tendenza verso forme più allungate e nervose
nel “ Cristo portacroce ” di Leningrado. - Sviluppo di questa tendenza nei
ritratti muliebri della Galleria Nazionale di Londra e della raccolta Schlichting
al Louvre, improntati a un carattere di estrema tensione e di vibrante rigidezza.
- Rievocazione d’arte tizianesca in una delle ultime opere di Sebastiano: il
ritratto del Cardinale Reginaldo Pole a Leningrado. - Considerazioni generali
sull’arte di questo grande maestro eclettico, che a Roma vive tra due mondi
d’arte, Venezia e Firenze, e ne rispecchia, ne fonde i tratti per virtù assimi-
latrice. - CATALOGO DELLE OPERE non indicate nel vol. IX, parte III.
485 — Probabile anno di nascita, desunto dall’asserzione va-
sariana che lo fa morire a 62 anni nel 1547. Che sua patria fu
Venezia risulta, a conferma della tradizione, anche dagli
epiteti che sempre accompagnano il suo nome: « veneziano »
o «venetus», coi quali, nel sec. Xvz, si indicavano solo gli
abitanti della città. Inoltre il cognome «de Lucianis » o « Lu-
ciani » è proprio (Lupw1c, in Jahrb. d. Kòèn. preuss. Kunsi-
sammi., XXXIV, 1903, Beiheft, pag. 114) di una famiglia esi-
stente in Venezia nel sec. xv.
VENTURI, Storia dell’ Arte Italiana, IX, 5.