11 nome di suo padre, Luciano, già morto nel 1528, si ricava 
dai documenti citati e da un passo di una lettera a Michelan- 1516 
gelo in data 29 dicembre 1520: a 
«O già molti zorni feci batizzare el putto et oli messo nome è 
Luciano che è el nome di mio padre ». ’ 
(P. BIAGI, Memorie storico-critiche intorno alla vita ed alle opere 
di Fr. Sebastiano Luciano, Venezia 1826, pag. 38). 
[4853-1510 — Per gli anni giovanili, trascorsi a Venezia, cfr. ! 
VasAarI (Vita di Sebastiano Viniziano, ed. Milanesi, V, pag: ” 
565), che lo dice cultore della musica prima che della pittura, i 
e scolaro per questa di Gian Bellino, già vecchio, e poi di f 
Giorgione, alla morte del quale (1510) ne compì i Tre Fi- en 
losofi rimasti interrotti, oggi a Vienna (MICHIEL, Notizie (- 
d’opere di disegno, ed. Morelli, pag. 64). Per le opere di questo de 
periodo cfr. VENTURI, Storia dell’ Arte italiana, vol. IX, p. III, 2: 
pag. 71 sego. be 
[SII — Lascia Venezia per Roma. Questa data si stabilisce, I517, 
con approssimazione, circoscrivendola tra la morte di Gior- «) 
gione e i primi lavori romani. È confermata dalla notizia Di 
vasariana che Sebastiano fu condotto a Roma da Agostino ch 
Chigi, il quale si trovava a Venezia appunto nella primavera M. 
del ISII. ca] 
Cfr. FORSTER, Farnesina-Studien, pag. 15, € FABIO CHIGI, ch: 
Chigie Familie Commentarij, in: G. CUGNONI, Agostino Chigi il me 
Magnifico, Arch. d. Soc. Romana di Storia Patria, vol II, 1878, a 
pag. 29 dell’estratto: «.... Insuper Sebastianus Venetus, quem 
Venetijs nactus, Romam secum duxit, tum ob pingendi. tum 
ob pulsandarum fidium peritiam, etc. » n 
e 
I51I — Affreschi della Farnesina, già cantati, nel gennaio 1512, stia 
da BrosIo PALLADIO (Suburbanum Agostini Chisii, passo faci 
riportato in: FORSTER, op. cit., pag. 15). i 
1512 — Data scritta sulla così detta « Fornarina» di Firenze, pi 
Gall. d. Uffizi. 185 
= o (cc 
I5I6 — Data della Deposizione del Romitaggio, letta per la as 
prima volta da LIONELLO VENTURI (Saggio sulle opere d'Arte 
italiana a Pietroburgo, « L’Arte», XV, 1912, pag. 132). 1317 = 
ave 
»