1 car-
ondo.
2 Ar-
ricata
LA TRADIZIONE DI RAFFAELLO.
Mer-
No di
’ Ca-
i GIROLAMO GENGA
esso,
riam
LA VITA. - BIBLIOGRAFIA. - L’OPERA: Il conterraneo di Raffaello prende
e le spunti da questi e da Fra’ Bartolommeo, ma tutto trasforma, secondo la maniera
fait di Alberto Diirer, pur mostrandoci fra le bizzarrie l’architetto, il costruttore,
so nel gran quadro della Galleria di Brera. - In altri quadri, il Genga, richiamando
netto il Signorelli, il Pinturicchio, il Perugino, Raffaello, serba moti vorticosi, ro-
‘ tatorî, a cerchio, a spira, nelle composizioni, nelle figure e nelle cose. - L’opera
re ali d’architettura sminuì quella del pittore. - CATALOGO DELLE OPERE.
e si
lan- ; : : : :
1476 — Nasce in quest'anno Girolamo Genga da Urbino, figlio
rrone di Bartolomeo (VAsArI, Le Vite, KFirenze, Sansoni, I3881I,
ivida vol VI, pas. 315):
adro,
ada 1486 — Narra il Vasari che Girolamo essendo stato messo da
suo padre a dieci anni all’arte della lana, visto che l’esercitava
10mo i i -
mal volentieri e « come gli era dato luogo e tempo, di nascosto
STO, ; . .
con cartoni e con penne da scrivere andava disegnando »
2 nel venne levato da quell’arte e messo a scuola di pittura «in
volta Urbino appresso di certi maestri di poco nome » (VASARI,
una op. cit, vel. VI, pas. 315).
1401 — Quando il Genga ebbe quindici anni, suo padre «lo
accomodò con maestro Luca Signorelli da Cortona, in quel
no tempo nella pittura maestro eccellente, col quale stette molti
anni. Lo seguitò nella Marca d’Ancona, in Cortona, ed in
molti altri luoghi (Vasaxrr, op. cit. vol. VI, pag. 315).
1497-8 — Lavora con Luca Signorelli negli affreschi della Vita
renne di S. Benedetto a Monteoliveto Maggiore (v. ‘THIEME).
1499-1500 — Il Vasari, dopo aver accennato che Girolamo seguì
il Signorelli nella Marca d’Ancona, in Cortona ed in altri
luoghi, afferma che egli lo accompagnò anche in Orvieto,
IV.
2