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azione
co. i
juadro
iCHana Girolamo Genga, nel gran quadro della Galleria di Brera
>ri del ‘fig. 338), dipinse, per il vescovo di Cesena, la Madonna in ivono,
chiesa Gesù e Giovannino, i quattro dottori della chiesa, due a due in
o del- disputa, Sant'Antonio da Padova, Sant Elisabetta, Santa Cate-
INGA rina da Siena, San Sebastiano e due aliri Santi, sullo sfondo d’un
> Viti, tiburio; in alto l’Eterno con aperte braccia tra angioli, che gli
distendono dietro l’ampio manto come un baldacchino, ed altri
un al- angioli intorno che gettan gelsomini sulle sante immagini, mentre
altri ancora, davanti ai gradi del trono, cantano laudi. Qui il
af conterraneo di Raffaello prende spunti da lui, specie in Gesù e
nda Giovannino e in qualche angiolo della gloria, benchè in questa
ge e : ; ;
richiami particolarmente Fra’ Bartolommeo; ma egli tutto tra-
- sforma, torcendo le figure entro cerchi variopinti, nei quali do-
n1ivVer- i È ae : size e
E mina il rosso. I putti lividetti quasi si fondono col pavimento;
1 note : ssa . ; - >
i drappi, il manto azzurrino della Vergine, il broccato bianco e
oro di Gregorio papa, la veste fiammea dell’irto e angoloso San
‘anta- Girolamo, s’accartocciano, s’arrovellano. Su in alto gli angioletti
bino, sciorinano come per gioco intorno all’Eterno in veste livida il
ì Cap- sa
2 gran manto granato; e l’insieme delle forme arrotondate e con-
lapide : ; ; ;
torte ha una sua grazia speciale, festosa e un po’ comica. Anche
uUente
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