Full text: La pittura del Cinquecento (9, Parte 5)

1529, 19 giugno — Fra’ Giampietro Caravaggio, priore di $. 
Martino a Bologna, scrive a Firenze a Michelangelo (FrEY, I531I — Mi 
CCOLXXV, pagg. 297-98) domandando di Sebastiano «ove si di Cleme 
ritrova, se in Roma o in Vineggia? », perchè un gentiluomo doveva i 
bolognese, Marco Malvezzi, vuole da lui un’opera su disegno SARI, V, 
del Buonarroti. Il 20 luglio domanda di nuovo a Mich. Ang. guente. 
se «ha mai inteso nulla di Sebastiano, suo amicissimo ». Del- guente: 
l’opera desiderata dal Malvezzi non si hanno altre notizie. TLeier: 
NESI, pag 
1530 — Sebastiano, a Roma, frequenta col Cellini ed altri 1a per non 
casa di Giovanni Gaddi, chierico di camera (CELLINI, Vita, Signore. 
ed. Bianchi, Firenze IgII, pag. I0X). barba, e} 
manderà 
8 i di Vi iS A ; Ill 2271 
1530, 8 giugno — Lettera di Vittorio voranzo, da \1oma, a Pietro tela, 112 
Bembo. copia su 
« Dovete sapere che Sebastianello nostro Venetiano ha trovato (GAVE, e 
un segreto di pingere in marmo a olio bellissimo il quale farà la questo ri 
pittura poco meno che eterna. I colori subito che sono asciutti o (M 
si uniscono col marmo di maniera che quasi impetriscono, et ha apa, al 
fatto ogni prova et è durevole. Ne ha fatto una imagine di Christo ne pre 
et halla mostrata a N. Sig.» (Lettere da diversi re e principi, pese 
et cardinali et altri huomini dotti a mons. Pietro Bembo scritte. i o: $i 
In Venetia appresso Francesco Sansovino MCLX, a. c. 110). e li 
so se l’ave 
AG : - - ui del i 
I531 — Alla morte di fra’ Mariano Fetti, Sebastiano, con l’aiuto o i 
del vescovo di Vaison, ottiene l’ufficio del Piombo, a prefe- 
renza di Benvenuto Cellini e di Giovanni da Udine, al quale 1591-32 
però deve corrispondere una pensione di ottanta ducati. duca d’U 
VASARI, ed. cit., V, 576 e Vita di Giovanni da Udine, VI, pag. 560; alla tomi 
CELLINI, Vila, ed. cit., pagg. 121-22. 
1532 
Sebastiano ne avvisa Michelangelo. (MILANESI, Les correspon- 532, 25 na 
dants, etc., cit., pag. 44), e scrive: «Io sono il più bel fratazo di a Michel: 
Roma», l’Aretino il 4 decembre (v. Lettere scritte al signor Pietro de Nostr: 
Aretino, Venezia 1552, I, pag. 13; e BrAGI, op. cit., pag. 41), intorno, 
e il suo medico, Francesco Arsilli, a Sinigaglia, il 7 giugno 1532 
(M. GUALANDI, Nuova raccolta di lettere, Bologna 1844, vol. I, 1532, 7 giusg 
pag. 36; cfr. anche È. MODIGLIANI, Una lettera e un ritratto di Seb. suo figlio 
d. Piombo, in L’Arte, III, 1900, pag. 299). Per la pensione a Gio- 
vanni da Udine, il primo pagamento della quale avvenne il 17 1532, giugno 
ottobre 1531, Yv. F. DI MANIAGO, Storia delle Belle Arti Friulane, Medici ve 
Udine 1823, pagg. -56). ; 
23, pagg. 355-56) di Roma
	        
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