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1563, 8 maggio — La confraternita di San Gregorio gli commette
la tavola con la Pietà, per il Duomo di Assisi.
1563 — Dipinge per la confraternita di San Lorenzo la pala
con la Crocifissione nel Duomo d’Assisi.
1564 — Wra' Gregorio Penna, custode del convento di San Fran-
Cesco, incarica Dono: Doni di dipingere nelle logge inferiori
e superiori dei chiostri 56. monocromi con le Storie di San
Francesco.
1570, 13 giugno — Pagamento per i lavori nei chiostri di San
Francesco.
1575 — Muore. in Assisi Dono Doni. e viene sepolto in San Fran-
Cesc
Nel quadro della Cattedrale di Gubbio, raffigurante Cristo sulla
via del Calvario (fig. 381), Dono Doni accoglie motivi michelan-
gioleschi e raffaelleschi in una composizione che presenta qualche
affinità con quelle proprie agli inizii del manierismo fiorentino,
soprattutto per l’affiorar alla superficie delle immagini giustap-
poste e sovrapposte come in una lastra. Anche le tendenze cal-
ligrafiche, spiccatissime, specialmente nel gruppo delle pie donne
e nel paese dettagliato con minuzia d’incisore, dimostrano nel-
l’Umbro, sia pure in modo assai più semplice e meccanico che
nei raffinati fiorentini, il prevalere di un criterio decorativo. La
Madonna che cade, e par sfasciarsi spezzata dal dolore, sorretta
da una Maria di stampo raffaellesco, rivela chiaro un michelan-
giolismo alla Rosso, mentre il volto pesante del Cristo e il pae-
sino minuzioso più si avvicinano ad esempi del Salviati. Il Rosso,
di cui il pittore può aver conosciuto l’opera a Città di Castello,
è richiamato anche dalla palese ricerca di articolar la siepe vi-
! Bibliografia su Dono Doni: Vasarr, Le Vite, ed. Milanesi; LANZI, Storia pittorica
d’Italia, Milano, 1825; MARIOTTI, Lettere pittoriche Pperugine, Perugia, 1788; CRISTOFANI,
Notizia di Dono Doni, pittore del secolo XVI, in Archivio storico Italiano, serie III, t. II.
parte IL:
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