tismo, dimostrano come l’Agresti, anche stendendo i suoi colori,
o meglio le sue aride tinte, s’immerga nel pelago del più conven-
zionale manierismo.
Povero d’immaginazione, l’Agresti, nel dipingere, durante il
suo primo tempo in Roma, i Miracoli del Redentore sulle pareti di
una cappella a Santo Spirito in Sassia, ripete, in entrambe le
scene, l'atteggiamento di Cristo, e lascia troppo sentire, nello
sfondo del Miracolo della piscina (fig. 396), lo studio di creare
un ambiente classico, quasi un freddo intento di ricostruzione
archeologica, dove tra gli edifici non è legame. Anche nel compor
le figure sembra che egli si dia a fredde esercitazioni di michelan-
giolismo e di raffaellismo, spiegando la sua forza di ritrattista
romagnolo nel personaggio a sinistra del Miracolo della Piscina,
in posa di committente. Il colore manca anche qui di morbi-
dezza, di scioltezza pittorica, di passaggi che accordino il bianco
lucente con il verde secco e il rosso mattone violento e stonato.
Ma nel Miracolo del Cieco (fig. 397), la scena, con i suoi piani
messi in risalto da cortine d'ombra, ha nell'insieme un'impronta
di dignità, la solennità di un ritmo grave che manca alla più
tarda Cena dell’Oratorio del Gonfalone.
Meglio che in queste pitture l’Agresti s’esprime nell’affresco
della Sala Regia in Palazzo Vaticano, che è fra i più equilibrati
e composti di tutta quella serie d’esempi manieristici. Anche
qui egli mette tutto il suo studio nel comporre lo scenario ar-
chitettonico, entro cui si vede Pietro d’Aragona offrire un regno
ai legati di Eugenio III (fig. 398). Nel mezzo di uno sfondo ar-
chitettonico grigio una porta regale lascia intravvedere una
bipartita fuga di colonne; di qua e di 1à dal portone, si disegna
un edificio rientrante con loggiati, con vani e aperture sopra e
sotto, un grand’atrio a destra con colonnati. Ad ogni modo, la
composizione è chiara, monumentale, con due gruppi dalle parti,
allineati obliquamente, delle cui linee incrociantisi sembra sia
apice il putto col cagnolo nel piano anteriore. Dominante è
il color giallo, bassi gli altri colori, rosati i toni e schiettamente
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