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lenze na-
LA TRADIZIONE DI RAFFAELLO.
LA VITA. - BIBLIOGRAFIA. - L’OPERA: La pala d’altare del Municipio di
Sant’Arcangelo di Romagna, e il “ Cristo morto ”’ dell’Accademia di BB.
tia — Cristo AA. a Ravenna, ove il pittore, irretito in schemi arcaistici, rivela un’edu-
Sacrificio di cazione emiliano-romagnola. - Lo stesso carattere si mantiene nelle “tre
Sante ”’ della chiesa di Sant'Agata a Ravenna, OVe tuttavia è qualche ri-
flesso della “ Santa Cecilia ” di Raffaello. - Motivi tratti dall’Urbinate in altre
opere d’impronta parmigianinesca, ad es. nell’ ‘“ Adorazione dei Pastori ”’,
presso Paolo Letta a Roma. - L’imitazione del Parmigianino diviene sempre
più evidente nella “‘ Madonna delle Rose ”’ in Casa Nadiani-Monaldini a Ra-
venna e in un intero gruppo di ritratti. - Infine, l’impacciato e diligente
pittore, tenta imitar la ‘‘ Cena ”’ di Paolo Veronese all’Accademia di Venezia,
dipingendo il Convito per le “ Nozze di Cana ”’ nel refettorio di Classe a Ra-
venna. - CATALOGO DELLE OPERE.
ro 1507, 14 gennaio — Nasce in Ravenna Luca, figlio di Francesco
Santi.
izione — Re- Longhi.
11 Vasari lo ricorda nella vita del Primaticcio, e lo dice
«uomo di natura buono, quieto e studioso », e aggiunge:
«... se maestro Luca fusse uscito di Ravenna, dove si è stato
sempre e sta con la sua famiglia, essendo assiduo e molto
diligente e di bel giudizio, sarebbe riuscito rarissimo; perchè
ha fatto e fa le sue cose con pazienza e studio... »
1529 — Data dello Sposalizio di Santa Caterina, nella Pinaco-
teca di Ravenna.
1531 — «M.° Luca pinctore in Ravenna de’ dare 29 de bolo-
gnini per cassa contati a lui a conto de la pala de la rotonda ».
Si tratta di una pala dipinta per i benedettini di San Vitale.
Si trovano altri pagamenti nell’aprile e nel maggio 1532
(RrIccn).
1538 — Data della pala di Brera, con la Vergine, il Bambino
e i Ss. Paolo e Antonio da Padova.
IV.
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