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pitano Raffaele Rasponi (fig. 409), tutti nella pinacoteca raven-
nate, i due ultimi nell’asse di un ovato, il primo sull’asse mediano
di un rettangolo. Quello sforzo d’infilar idealmente teste, colli,
busti nella linea media, e di bilanciar le mani su quella perpen-
dicolare, rende tutto rigido, impietrito. Quando l’impacciato
pittore esce dalla compassata guida della ragion simmetrica
cade nello squilibrio e nello sgangherato: quando fece, nel 1544,
Fig. 407 — Ravenna, Accademia BB. AA.
Luca Longhi: ritratto dello storico Girolamo Rossi.
(Fot. dell’Istituto d’Arti Grafiche, Bergamo).
la Madonna con Santi e i fanciulli Vincenzo e Antonio Ca-
valli (fig. 410), la composizione cadde verso sinistra. A riparare
alla caduta, Luca Longhi appiccicò un angiolo dietro Maria a
destra, senza riuscir a togliere lo squilibrio del quadro. Ancora
alla fine della vita, dipingendo in San Domenico a Ravenna l’Esal-
tazione della Croce (fig. 411), dopo la prova del legno del sacri-
ficio divino sul defunto, non riesce a dispor le figure lungo le
trasversali contrastate dalle orizzontali, e a spiegar quel sog-
getto. Voleva dire, voleva esprimere; ma la materia che aveva