Full text: La pittura del Cinquecento (9, Parte 5)

gioni di sogno in cui la sua arte vive, par abbia trasfuso il pro- prote dix 
prio ideale d’elezione umana, di bellezza serena, non tocca dai hei 
mali della terra, nel Violinista (fig. 11) della raccolta Rothschild. spazio. 
Tutto qui sembra creato al soffio della grande arte di Giorgio 
da Castelfranco: la posa del bellissimo adolescente, di tre quarti 
la testa, di tre quarti da tergo il busto, così da offrire vaste e 
placide superfici al colore, il puro ovale del volto, i lineamenti 
profilati e fermi, l’ombra plastica che dalla radice del naso cade 
sull’angolo dell’orbita, il taglio del parapetto marmoreo, dise- 
gnato su quello del ritratto di Giorgione a Berlino. Il tondo ber- 
retto aureola d’ombra, sul chiarore velato del fondo, la testa 
soave e risoluta insieme, con lo sguardo sognante, il mento 
deciso, la bocca morbida, ove par che l’adolescenza abbia impresso 
un suggello di carezzevole grazia. Con l’archetto nella sinistra, il 
musico fanciullo sembra volgersi in ascolto; e la curva del braccio, 
ripetuta da sincrone curve di pieghe, chiude l’agile persona come 
in un fluido vortice di suono. Valor pittorico e valor plastico 
si fondono in un insieme d’impareggiabile armonia, in questo 
ritratto che ci appare accanto alle più grandi e, potremmo dire, 
simboliche immagini dell’umanesimo cinquecentesco, accanto al 
giovinetto di Giorgione e alle raffaellesche creature di sogno. 
Par che l’atmosfera ammorbidisca e veli la sua luce d’oro, che 
la linea delle pieghe s’incurvi per diffondere attorno, com’eco, 
la tenera grazia del volto. Ed entro l’ampio giro di curve, da cui 
s’innalza il fiore umano nella sua bellezza fiera e soave, riecheg- 
giano i ritmi profondi del genio di Raffaello, pittore della seconda 
stanza vaticana. 
Nel ritratto del Cardinale del Monte, tra i capolavori del Scha 
Museo di Dublino (fig. 12), Sebastiano rinuncia al fondo atmo- 
sferico dei due precedenti ritratti per accentuare, con gn gran- da Raffac] 
dioso scenario architettonico, la monumentale impostazione del all'ultima 
personaggio. Seduto a un tavolo, con una carta tra le dita della COME RA 
destra, il prelato s’innalza entro una stanza con pilastri d’ordine 
; mento di s 
toscano, che mettono in risalto per la verticalità delle linee l’ar- fametrica a 
rotondata mole corporea. Qui Raffaello domina: l’acuto inter- 
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