Full text: La pittura del Cinquecento (9, Parte 5)

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conosce invece questo aiuto del maestro romano nella Sala delle 
teste, in un pesante e goffo pupazzo di Giove Olimpico, e nella 
Sala dei Cesari, sulla volta di quel pittor fracassa. 
Nella sala delle teste, la decorazione è di Anselmo Degani, che 
si mostra pure elegante forbito in quella dei Cesari: i suoi 
ornati a grottesche, specie quelli su fondo bianco, ci rappresen- 
tano la delicatezza del pittore, affine nell’ornato all’aristocratico 
Giovanni da Udine. Oltre questi maestri, Lorenzo Costa il giovane, 
Rinaldo Mantovano, Anselmo Degani, si trovano altri seguaci 
di Giulio, migliori di Rinaldo, non facilmente identificabili nella 
numerosa schiera degli aiuti. Uno si nota nella Sala dei Mesi, 
ove son putti che fan ronda entro gli oculi del soffitto, e genî 
leggieri e svelti nelle lunette, di un raffaellismo alla Perin del 
Vaga, studioso, pur tra qualche moto sgangherato, di effetti de- 
corativi mediante sciarpe, nastri multicolori, svolazzi. Forse po- 
trebbe pensarsi all’opera di Teodoro Ghisi, che, morto Giulio, 
condusse a compimento «moltissimi lavori di questo, rimasti 
imperfetti, e nel palazzo ducale e nel 7, senza che rilevar si possa 
alcuna differenza di pennello », come scrisse, certo con molta 
benevolenza, Pasquale Codde!. In generale, più si esercita l’in- 
fluenza di Giulio, più si gonfian le forme, s’ingigantiscono, fan 
pompa di sè retorica e vuota, diventan reboanti per le ombre 
fonde e i bianchi striduli, nello sconquasso delle linee composi- 
tive. Così avvenne anche per gli incisori che operarono sotto l’in- 
flusso di Giulio Romano, come G. B. Scultori, che dipinse nel 
palazzo del T, e vi lavorò di stucco su disegno di Giulio, Adamo 
Scultori, Giorgio Ghisi ? 
Il maestro che a Mantova, sulla scorta di Giulio, s’innalzò 
soprattutti, e portò, benchè non troppo degnamente, in Francia 
la civiltà pittorica italiana, fu Francesco Primaticcio. Nato a Bo- 
1 Per ‘Teodoro Ghisi, come per gli altri mantovani qui ricordati, efr. VAasAarr, ed. San- 
soni, vol. V, pag. 414; CaproLI, Descrizione delle Pitture, Sculture ed Architetture, che si 
osservano nella Città di Mantova e nei suoi contorni, Mantova, 1763; ORLANDI, Abecedario 
pittorico....; Firenze, 1788; CopnpE, Memorie biografiche, Mantova, 1837; D’Arco, Delle 
arti a Mantova, Mantova, 1840; LUzZIO, La Galleria dei Gonzaga venduta all’ Inghilterra nel 
1627-28, Milano, 1913; MATTEUCCI, Le chiese artistiche del Mantovano, Mantova, 1902. 
2 Cfr. MARY PITTALUGA, cit. sull’incisione italiana del ’s5o00.
	        
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