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conosce invece questo aiuto del maestro romano nella Sala delle
teste, in un pesante e goffo pupazzo di Giove Olimpico, e nella
Sala dei Cesari, sulla volta di quel pittor fracassa.
Nella sala delle teste, la decorazione è di Anselmo Degani, che
si mostra pure elegante forbito in quella dei Cesari: i suoi
ornati a grottesche, specie quelli su fondo bianco, ci rappresen-
tano la delicatezza del pittore, affine nell’ornato all’aristocratico
Giovanni da Udine. Oltre questi maestri, Lorenzo Costa il giovane,
Rinaldo Mantovano, Anselmo Degani, si trovano altri seguaci
di Giulio, migliori di Rinaldo, non facilmente identificabili nella
numerosa schiera degli aiuti. Uno si nota nella Sala dei Mesi,
ove son putti che fan ronda entro gli oculi del soffitto, e genî
leggieri e svelti nelle lunette, di un raffaellismo alla Perin del
Vaga, studioso, pur tra qualche moto sgangherato, di effetti de-
corativi mediante sciarpe, nastri multicolori, svolazzi. Forse po-
trebbe pensarsi all’opera di Teodoro Ghisi, che, morto Giulio,
condusse a compimento «moltissimi lavori di questo, rimasti
imperfetti, e nel palazzo ducale e nel 7, senza che rilevar si possa
alcuna differenza di pennello », come scrisse, certo con molta
benevolenza, Pasquale Codde!. In generale, più si esercita l’in-
fluenza di Giulio, più si gonfian le forme, s’ingigantiscono, fan
pompa di sè retorica e vuota, diventan reboanti per le ombre
fonde e i bianchi striduli, nello sconquasso delle linee composi-
tive. Così avvenne anche per gli incisori che operarono sotto l’in-
flusso di Giulio Romano, come G. B. Scultori, che dipinse nel
palazzo del T, e vi lavorò di stucco su disegno di Giulio, Adamo
Scultori, Giorgio Ghisi ?
Il maestro che a Mantova, sulla scorta di Giulio, s’innalzò
soprattutti, e portò, benchè non troppo degnamente, in Francia
la civiltà pittorica italiana, fu Francesco Primaticcio. Nato a Bo-
1 Per ‘Teodoro Ghisi, come per gli altri mantovani qui ricordati, efr. VAasAarr, ed. San-
soni, vol. V, pag. 414; CaproLI, Descrizione delle Pitture, Sculture ed Architetture, che si
osservano nella Città di Mantova e nei suoi contorni, Mantova, 1763; ORLANDI, Abecedario
pittorico....; Firenze, 1788; CopnpE, Memorie biografiche, Mantova, 1837; D’Arco, Delle
arti a Mantova, Mantova, 1840; LUzZIO, La Galleria dei Gonzaga venduta all’ Inghilterra nel
1627-28, Milano, 1913; MATTEUCCI, Le chiese artistiche del Mantovano, Mantova, 1902.
2 Cfr. MARY PITTALUGA, cit. sull’incisione italiana del ’s5o00.