Full text: La pittura del Cinquecento (9, Parte 5)

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ognuna di esse il carattere, quasi fosse asperità, e tutto ri- 
dotto a un molle tipo convenzionale, pronto per la cottura in 
porcellana. Nella corte magnifica, tronfia d’impero, anche le figure 
| dipinte non dovevano interrompere i gravi silenzi o le pompe su- 
sl perbe, non moversi troppo, non atteggiarsi rumorose, divenire 
Pi apparato cortigiano, con le civetterie muliebri e con la spenta 
cio: Minerva. 
Histoire). 
Fig. 468 — Fontainebleau, Gall. Enrico II. Primaticcio: Diana. 
(Fot. Les Archives Photographiques d’Art et d’Histoire). 
possanza degli dei e degli eroi. Anche il Rosso aveva adorna la 
reggia di Fontainebleau, ma put adattando le composizioni al- 
l’ambiente di corte, di sfarzo, non aveva rinunciato alla sua 
forza di costruttore, alla varietà delle immagini, delle linee, delle 
masse, mentre il Primaticcio tutto riduce a un tipo conven- 
zionale, sdolcinato, molle. Nel Concerto del Louvre (fig. 479), st 
curvan le donne nel davanti del quadro, allungando braccia e mani 
si i lora. ciondoloni, piegando sugli omeri le teste ben pettinate, con occhi 
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d’incanto. Più indietro, un Eroto abbraccia una vecchia che par 
VENTURI, Storia dell’ Arte Italiana, IX, 5. 
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