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Oda Nel 1551 Taddeo inizia le pitture a fresco per la villa di Papa
ende il Giulio, dando i primi esempi di un genere decorativo che di-
emente verrà moda in Roma e in tutto il Lazio, e che, impreziosito e
:mplice arricchito poi da Federigo, prenderà appunto dagli Zuccheri il
Ome i nome. Lo schema d’ornamento delle sale (fig. 503) è composto
ARCO sulla base delle Logge di Raffaello: targhe e grandi cammei in
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i: dove Fig. 502 — Roma, S. Sabina. Taddeo Zuccari: La Vestizione di S. Giacinto.
SimMmNe: (Fot Alinari).
nciulle-
ja zona istucco, medaglioncini e gemme di stampo classico; fregi di ina-
azzetti, schere e genietti, grottesche filiformi su fondo scuro, il corredo
2 di un classico di Giovanni da Udine, senza che nella ricchezza si ritro-
nfantile vino il gusto sobrio, il senso di precisione e di misura, la parsimo-
‘esenta- nia coloristica, che fanno dell’Udinese il maggior rappresentante
he ruz- della grottesca nel nostro Cinquecento. Qualche figura in istucco
itato e esorbita dal giusto effetto di rilievo con le sue forme tondeggianti
arde di e molli e il cadere degli abbondanti drappeggi; altre preziosa-
mente s’allungano; nei fregi talora si sente la materialità della
ristampa, l’indecisione e la mollezza dei contorni, il venir meno
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