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vien dalle tragiche Addolorate di ‘Tiziano la compunta Vergine
che guarda di sottecchi e studia leziosamente l’incrocio delle
mani sottili, e anche l’effetto di luce che squarcia la nuvolaglia
pesante dietro il Crocifisso, freccia il manto azzurro di Maria, e
lustra la matassa di seta bionda dei capelli di Maddalena. Lagri-
mette di vetro s’appendono agli occhi della Santa, e lo sguardo
della Vergine cala dall’alto con ipocrita lentezza. Come i sem-
Fig. 552 — Napoli, Museo Nazionale.
Cav. d’Arpino: Angeli.
(Fot. Alinari).
bianti raffaelleschi del San Sebastiano e dei paffuti angioletti
han perduto ogni riflesso della ideale umanità del Sanzio, così
la tragica luce che lacera i cieli delle Crocifissioni tizianesche
come scoppio di folgore, perde ogni vita drammatica, scivolando
sopra queste superfici gommose. E il bianco stridulo del drappo
che sbandiera al vento intorno ai fianchi del Cristo, e di quello
che s’ingessa nella veste di Maddalena, dimostra come ogni senso
d’intonazione cromatica sfugga al mellifluo imitatore di ‘Tiziano.
La pompa decorativa, già greve a S. Martino, aumenta an-
st