Full text: La pittura del Cinquecento (9, Parte 7)

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CLAUDIO. RIDOLET. 
Claudio Ridolfi !, veronese che fece lungo soggiorno nelle 
Marche, non molto assimilò dell’arte baroccesca, rimanendo, 
nonostante lo studio dell’opera di Federico Fiori, sostanzial- 
mente fedele alle sue origini pittoriche. Il gusto barocco del 
Marchigiano può scorgersi nel gran cartoccio del manto di San 
Paolo nella chiesa urbinate di questo Santo, impostato sopra 
un’angusta base, in un fondo di cielo su cui si disegna un arco 
d’angioli al modo raffaellesco (fig. 574). Più che l’arte del Baroccio 
è presente al pittore la grandiosità formale di Michelangiolo, ma 
sentita alla veneta, da maestro che si è educato sugli esempi 
del Veronese e del Tintoretto, come può vedersi nella corposità 
cromatica del manto che copre la torreggiante figura, e anche 
nel modo corsivo d’illuminar le vesti degli angioli, di sagoma 
veronesiana. È un’opera pesante, opprimente, imbevuta di 
principî accademici, pervasa dalla difficoltà di tener in equilibrio 
l’enorme figura nel suo arco d’origine baroccesca, tradotto gof- 
famente, come il cartoccio del manto che dilata sul cielo la forma, 
da opere del maestro marchigiano prossime alla Santa Michelina 
del Vaticano, nonostante la differenza tra la figurona di $. Paolo 
e la delicatezza artificiosa delle immagini di Federigo Fiori. 
1 Claudio, figlio di Fabrizio Ridolfi, nacque a Verona nel 1570, € fu, al dire di Carro 
RIDOLFI, « allievo di Paolo Veronese, onde apprese i tratti della di lui maniera; andò a 
Roma ove lasciò alcuni parti della sua mano, indi passò in Urbino, e si trattenne qualche 
tempo in casa di Federico Baroccio valoroso pittore ». Dal 1603 al 1605 lavorò in Urbino 
per Francesco Maria II (cfr. GIORGIO GRONATU, Ancora di Claudio Ridolfi Pittore Veronese, 
nella Rassegna sudd., XIV, 1911, p. 113). Morì a Corinaldo nel 1644. (Vedi E. CALZINI, 
Claudio Ridolfi Pittore Veronese, in Rassegna bibliografica dell’ Arte Italiana, XIV, 1911 
Ascoli Piceno, p. 1 e segg.; SCatAassSA, in 1d., 1905, p. 99; ANSELMI, Di Claudio Ridolfi e di 
alcuni suoi quadri in Arcevia, in Il Raffaello, a. XIII, fase. 3). All’articolo suddetto del 
Calzini segue l’Elenco dei quadri di Claudio Ridolfi menzionati negli scritti di Carlo 
Ridolfi, Baldinucci, Lanzi, Lazzari (Memorie di FEDERICO BAROCCIO, Delle chiese d' Urbino, 
ecc., Ivi, 1801), PUNGILEONI, AMICO RICCI (Memorie storich. delle Arti e degli Artisti della 
Marca d’ Ancona), ANTONIO AVENA (L'istituzione del Museo Civico di Verona, Ivi, 1907), 
CALZINI, nella cit. Rassegna, a. XII, p. 103, parla di Opere di Claudio Ridolfi a Pergola. 
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