Full text: La pittura del Cinquecento (9, Parte 7)

ORLANDO FrLACCO. 
1° OrERA: Fu collaboratore di Bernardino India nella 
composizione della Sala del Consiglio a Verona, ove per 
l'adattamento alla maniera del compagno, oli venne 
meno l’intensità d’effetti pittorici raggiunta, sulle orme 
di Paolo, nell’Ecce Homo della chiesa di $an Nazzaro a 
Verona. 
SANTE CREARA. 
I’ OrErA: Nel quadro della Sala stessa del Maggior 
Consiglio, si presenta come un manierista ricercatore di 
pompa decorativa e tutto fondato sul compromesso tra 
le forme veronesiane e quelle proprie all’accademismo 
toscano-romano. 
SIGISMONDO DE STEFANI. 
IL’ OPERA: Più dei precedenti si attiene agli esempi 
mantovani di Giulio Romano. — Nel quadro del Martirio 
di San Lorenzo in San Giorgio di Verona, forbisce su- 
perfici e determina particolari, avvicinandosi ai modi 
dell’accademico miniatore Giulio Clovio. 
BATTISTA AGNOLO, detto DEL MORO. 
LA VITA. — BIBLIOGRAFIA. — L’ OPERA: Fonda la sua 
maniera sul compromesso di forme veronesi derivate dal 
‘Torbido, e talora da Paolo, con le forme dell’accademismo 
romano di Giulio Pippi. — $uo capolavoro è la pala di 
Sant’Agostino in $an Fermo a Verona. — CATALOGO 
DELLE OPERE. 
GIULIO DEL MORO. 
LA VITA. — L’ OPERA: Insignificante manierista di 
stampo accademico nella composizione della sala del 
Gran Consiglio in Palazzo Ducale, ove è figurato Papa 
Alessandro III a Roma; chiassoso scenografo nella Presa 
di Caffa, dà la sua miglior prova nel Cenacolo di Santa 
Maria Zobenigo a Venezia per luministici risalti e serietà 
costruttiva. — CATALOGO DELLE OPERE.
	        
Waiting...

Note to user

Dear user,

In response to current developments in the web technology used by the Goobi viewer, the software no longer supports your browser.

Please use one of the following browsers to display this page correctly.

Thank you.