VIII.
I CARRACCI.
AGOSTINO CARRACCI.
LA VITA E L’OPERA: Il Correggio primo massimo fondamento dell’arte
eclettica dei Carracci. - Agostino ingrandisce le formule correggesche e
le rassoda, le rende metalliche, nella “ Madonna con San Giovannino e altri
Santi ” della Pinacoteca di Bologna. - Apparizione di elementi tizianeschi
nell’ “ Assunta ” della stessa Galleria. - Sui fondamenti del Correggio e dell’arte
veneziana, il Bolognese forma la propria maniera, che si mostra compiuta
nella “ Comunione di San Girolamo ”, sempre alla Pinacoteca bolognese, e
nei ‘“ Due contadini che colgon frutta ’, ove la funzione plastica della luce
sembra indicare un accostamento al Caravaggio giovane. - Tipico esempio del-
l’arte di Agostino, il “ Ritratto di Anna Parolini Guicciardini ’’, che è il suo
capolavoro per il sintetismo della visione plastica, la semplicità austera dei
mezzi pittorici, l’interpretazione sensualistica dei tessuti, propria del mondo
carraccesco.
LUDOVICO CARRACCI.
LA VITA E L’OPERA: Ludovico, nella “ Predicazione di San Giovanni ”
della Pinacoteca di Bologna, prende gli inizii dallo studio del Correggio e di
Paolo Veronese. - E l’alleanza delle forme venete con le emiliane continua
ad apparire nel “ Martirio di Sant’Orsola ” della chiesa di San Leonardo a
Bologna e nella ‘“ Flagellazione ” dell’Accademia Carrara a Bergamo d’in-
flusso tintorettesco. - La ricerca dell’effetto drammatico si comprime con l’en-
fasi mimica enfatica dei personaggi in una serie di opere successive, quali il
‘“ San Giorgio ”, la “ Trasfigurazione ”, gli “ Apostoli alla tomba della Ver-
gine ”. - Libertà pittorica raggiunta nelle composizioni di Santa Maria della
Pioggia e di San Domenico. - 1 capolavori di Ludovico Carracci: la grande
pala d’altare con la ‘“ Madonna e i Santi Maddalena, Francesco, Domenico ”’,
la “ Madonna del Rosario ” e la ‘“ Madonna degli Scalzi ”’, tutte nella Pinaco-
teca di Bologna, ove il colore del maestro emiliano raggiunge tenerezze pre-
murilliane.
ANNIBALE CARRACCI.
LA VITA E L’OPERA: Annibale si mantiene entro la cerchia correggesca nel
dipingere l’ “ Autoritratto ”’ nella Galleria degli Uffizi, con mirabile morbidezza
d’impasto. Correggismo con infiltrazioni venete, affine a quello di Ludovico,
nell’ ‘““ Adorazione dei Pastori ” in Santa Maria della Pioggia. - Prevalenza
del venezianismo nell’ ‘“ Arianna ” degli Uffizî. - Per la contenutezza delle
forme, lo studio di misura e d’equilibrio, Annibale Carracci va verso l’arte
classica e l’effetto scultorio. - A Roma è colpito da Michelangelo, come può
vedersi nel ‘“ Cristo morto ” della Pinacoteca di Parma, tra curiose commis-
stioni di elementi derivati dal Correggio e persino da Michelangelo da Cara-
vaggio. - Correggio e Venezia si riflettono anche nella “ Madonna in gloria e
sei Santi ” della Pinacoteca di Bologna, risultante a un effetto greve, accade-
mico. - La decorazione di palazzo Farnese a Roma, esempio di accademismo
1 Lo svolgimento dello studio sull’eclettismo schematico dei Carracci, che chiude questo
volume, è limitato, perchè verrà ripreso nella trattazione sulla pittura del Seicento.