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PIETRO DAMINI.
1592 — Nato a Castelfranco.
A 20 anni si trasferisce a Padova con la famiglia. Nel duomo
di quella città, per l’altare del Cav. S$elvatico, firma un di-
pinto raffigurante S. Girolamo. L’altare Selvatico fu eseguito
dopo il 1603 da Girolamo $Selvatico.
1617-19 — In Chioggia, chiesa di San Domenico, son di lui due
grandi dipinti con lunetta raffiguranti Scene di miracoli, da-
tati 1617 e 1619, e inviati da Padova.
I620, circa — Per il Palazzo del Capitanio a Padova dipinge
un soggetto storico: Massimo Valier consegna le chiavi della
città al fratello Silvestro.
Il 20 dicembre 1619 Silvestro entra in Padova e rimane
capitano del popolo sino al 17 marzo 1621. Il dipinto è oggi
nella sala di adunanza della Giunta Comunale.
I6I12 — Data e firma una pala d’altare raffigurante l’Angelo
Custode e il Transito delle anime pie, nella Chiesa di $. Ago-
stino in Padova.
P. DE CC. FRANCO F. AN. DOMINI MDCXII.
Per la medesima chiesa aveva dipinto tre grandi quadri
con Miracoli della Vergine, firmati, ora perduti. Un’altra
pala d’altare con Miracoli di San Domenico si trova ora nella
chiesa di Martellago.
1625 — Nella chiesa di S. Francesco a Padova, il Damini, per
incarico dei padri francescani, completa la parte inferiore di
un dipinto di Paolo Veronese, raffigurante l’Ascensione, che
era stato mutilato dalla metà in giù, per furto. Ricompletato
il dipinto, i Padri francescani vi posero la seguente insceri-
zione: «Quod furto nefario elaboratissimee tabula eximii Pauli
Veronensis ademptum fuerat, curantibus canobii Patribus et
felici pennicillo Petri Damini castrofrancani, suppletum est
anno domini 1625. Di2> XXVIII martii ».