Full text: La pittura del Cinquecento (9, Parte 7)

MATTEO. INGOLI * 
Fra i tardi seguaci del Veronese, ricordiamo il ravennate 
Matteo Ingoli, scolaro di Alvise Benfatti, che nel quadro della 
Galleria di Venezia, raffigurante Cristo in gloria e Santi (fig. 96), 
mostra larghezza e bravura pittorica. Non vi manca, nel paese 
e nel vescovo a sinistra, qualche assonanza con opere emiliane 
della cerchia di Bartolommeo Passarotti, e, nella posa dell’an- 
giolo che a destra regge il Cristo, una lontana eco di motivi cor- 
reggeschi; ma il modello preferito dal Ravennate è Paolo Ve- 
ronese, sugli esempi del quale egli si studia di far girare le luci 
sulla rosa delle figure, di trarre effetti dalle sete marezzate, di 
comporre ad insieme decorativo la scena. Nell’immagine dell’E- 
terno, soleggiata dall’alto, e nel Santo in ginocchio presso il 
Vescovo, può scorgersi qualche avvicinamento ale forme del 
Palma Giovane. Si sente tuttavia nascosta, nella solidità pla- 
stica delle figure, l’origine romagnola del Maestro, la sua cono- 
scenza del tardo Cinquecento emiliano. 
Le figure del Santo martire e del Vescovo nella pala dell’Ac- 
cademia sembrano emulare il Pordenone in imponenza di forme, 
e l’impronta di quel maestro friulano, nel quadro del Museo Ci- 
vico di Ravenna, raffigurante l’Istituzione dell’ Eucarestia (fig. 97), 
può scorgersi nel Santo Vescovo in atteggiamento enfatico 
di sorpresa e nella secca tagliente figura del beato Giusti- 
niani, con le pieghe sfilate del camice e il profilo arcaistico, de- 
rivato già dal tipo di Gentile all’opera del focoso friulano. L’ar- 
chitetto si compiace di una costruzione complessa di masse umane 
e murarie: sul piano marmoreo sopra elevato imposta di sbieco 
la mensa con gli Apostoli raccolti in breve spazio, e dietro la 
mensa un'imponente successione di arcate, pilastri e colonne, 
1 Pittore e architetto di Ravenna, nato, secondo il RIPOLFI, nel 1587, secondo il RIccI 
nel 1585, morto di peste in Venezia nel 1631. In San Sebastiano di Venezia sono di lui sei 
quadri della Vita di Maria; un altro quadro è in San Teonista di Treviso, e uno a Ravenna, 
nel Museo. Il quadro di Brera, col Ritrovamento della Croce, proveniente dalla chiesa parroc- 
chiale di Airuno, oggi non si ritrova. 
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