nella decorazione dello stanzino da bagno di villa Arti-
mino presso Signa, spiega, in libere improvvisazioni, una
sorprendente modernità pittorica. — CATALOGO DELLE
OPERE.
Domenico Cresti, detto il Passignano . . . . Pag. 634
LA VITA. — BIBLIOGRAFIA. — L’ OPERA: Affreschi ma-
nieristici in San Marco. — Studio del colore puro. — Tracce
d’impressioni veronesiane. — Nel Martirio di Santo Ste-
fano, a Santo Spirito di Firenze, il disegno manieristico è
completamente assorbito dall’effetto di luce; nel Seppelli-
mento di S. Sebastiano del Museo Nazionale di Napoli son
riflessi della maniera del Palma Giovane. — Lo schema-
; tismo compositivo attenua poi, in tutta una serie di
quadri, la libertà dell’effetto pittorico. — L’esempio del
Caravaggio colpisce il Passignano in cerca di quest’effetto.
— CATALOGO DELLE OPERE.
Jacopo Chimenti da Empoli . . . . 1. 1. . ; Pag. 1656
LA VITA. — BIBLIOGRAFIA. — L’ OPERA: I suoi modi
pittorici risalgono ad Andrea del Sarto. — Ha rapporti
di affinità col Poccetti. — Giunto al 1600, si appassiona
per la corposità della materia pittorica nel dipingere la
Beisabea del Museo storico-artistico di Vienna. — Dopo
il culmine del secolo, la sua arte ristagna: il chiaroscuro
: s’attenua, la forma plastica perde spessore e risalto. —
Si risolleva nel secondo decennio del Seicento, e, pur
: ricordando Santi di Tito, lo richiama in una colorazione
i e in un’espressione intensificata. — Dopo le appassionate
ricerche di forma determinata col mezzo dei colori e di
contrasti tra ombre e luci nel San Carlo e la famiglia
Rospigliosi a Pistoia (1613) e nel Sant’Ivo della Galleria
Pitti (1616), ricade in un periodo d’esaurimento. — Quando,
nei tardi lavori, pareva sfuggir per stanchezza il pennello
alle mani del pittore, bastò, a risvegliarlo, un qualche
sforzo, come si vede nelle due Nature morte della Galleria
Pitti, ove il senso della luce quasi risolve il problema
coloristico e chiaroscurale. — CATALOGO DELLE OPERE.
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