Full text: La pittura del Cinquecento (9, Parte 7)

PIETRO GIANMARIA BAGNATORI detto il BAGNADORE. 
—. Nasce ad Orzi Nuovi. 
1580 — Ricostruisce dai fondamenti la. chiesa di S. Afta (le- 
NAROLI). 
i501 — Costruisce 11 Monte grande, desumendo dall’antico già 
esistente le forme architettoniche. 
1505 = Compie i portici che prospettano il palazzo Ducale a 
Brescia, « attenendosi alle modanature delle fabbriche che 
fiancheggiano la piazza nuova, già architettate da Ludovico 
Berretta » (FENAROLI). 
1595 — Lavora, contemporaneamente a Costanzo Antegnati, 
nella chiesa di San Gaetano (FENAROLI). 
1596 — Disegna la fontana alla torre della Pallata, da lui stesso 
modellata, e poi eseguita da Valentino Bonesini e Antonio 
Carra (FENAROLI). 
1603 — Dipinge, ritraendo le forme da un affresco del Moretto 
nei Ss. Faustino e Giovita, il solenne trasporto dei corpi di 
quei Santi (FENAROLI). 
1611 — Disegna il tempio di San Domenico, rifatto dalle fon- 
damenta in quell’anno (FENAROLI). 
1610 — Opera ancora in quest’anno. 
Si distingue alquanto, nel gruppo dei manieristi bresciani, 
Pietro Gianmaria Bagnatori, detto il Bagnadore, impressionato, 
durante un soggiorno in età giovanile a Novellara, dalla maniera 
aspra e contorta di Lelio Orsi, che par battere su incudine te- 
desca le forme del Correggio e di Michelangiolo. 
‘Di questa impressione risente il Cristo morto assistito dalla 
Giustizia e dalla Carità, nella chiesa di Sant’Afra in Brescia, 
opera del 1580. È come un ingrandimento della piccola compo- 
sizione allegorica di Lelio Orsi nella Galleria di Modena, ma un 
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