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COMPROMESSO FRA LA TRADIZIONE ;VENETO-LOMBARDA E QUELLA
ARTISTICA TOSCANO-ROMANA.
GIUSEPPE PORTA DETTO IL SALVIATI.
LA VITA. - BIBLIOGRAFIA. - L’OPERA: Persistenza della tradizione formale
toscano-romana fra i primi ‘“ venezianismi ””, nel ‘“ Cristo deposto ” della chiesa
di S. Maria degli Angioli a Murano. - Studio del Veronese nella pala d’altare
di San Francesco delle Vigne a Venezia e nell’‘“ Annunciazione ’’ del Museo
Civico di Padova; di Bonifacio, nelle “ Sibille ” di Santa Maria Zobenigo a
Venezia. - Come in questi dipinti, rimane pesante la forma nel ‘“ Cenacolo ’’
di Santa Maria della Salute, ove il manierista toscano volge a ricerca di morbi-
dezze cromatiche. - Dissidio fra l’intonazione tizianesca e la persistenza di
accademismi romani. - Gruppo di opere che rappresenta nell’arte del Salviati
il periodo di maggior adattamento alla civiltà pittorica veneziana: le ante d’or-
gano con ‘“ David in fuga ’”’, nella chiesa della Salute, la pala di San Zaccaria,
guasta da qualche figura di stampo accademico, i tondi della Biblioteca sanso-
viniana, la ‘“ Deposizione” nel presbiterio di S.Pietro Martire a Murano. - Si
ravviva il compromesso fra la tradizione michelangiolesca di Cecchin Salviati
e la facilità pittorica acquisita a Venezia, nell’affresco della Sala Regia in
Vaticano. - La pala di Santa Maria de’ Frari, composta dal Salviati con un
rinnovato senso di grandiosità costruttiva. - CATALOGO DELLE OPERE.
GIROLAMO MUZIANO.
LA VITA. - BIBLIOGRAFIA. - L’OPERA: Riflessi delle tarde opere del Ro-
manino, nella sua primitiva ‘“ Madonna ” di Belluno. - Ricordi di Tiziano. -
Attrazione in Roma all’arte di Sebastiano del Piombo. - Convenzionalismi,
forme accademiche, tra i continui richiami agli esempi iniziali, alle origini
venete. - Evolversi del Muziano nella trasformazione del tipo di San Girolamo
e di San Francesco, grandeggianti per modi sebastianeschi. - Opere del pittore
in Santa Caterina de’ Funari a Roma, nell’Escuriale, al Louvre, nelle chiese
di Santa Maria in Valliceilla, del Gesù e di Santa Maria degli Angeli a Roma,
ove s’afferma il michelangiolismo traverso Sebastiano. La “‘ Pentecoste ”,
opera tipica dell’ultima maniera del Muziano. - Il mondo romano aggrandisce
la concezione compositiva del pittore, conducendolo alla teatralità. - CATA-
LOGO DELLE OPERE,
JACOPO LIGOZZI.
LA VITA. - BIBLIOGRAFIA. - L’OPERA: Reminiscenze di opere di Paolo e
d’altre pitture veronesi nel ‘“ Martirio di Santa Dorotea ,, a Pescia. - Tinto-
rettismo alla maniera del Palma Giovane, contaminato da impressioni di opere
senesi, del Beccafumi e dei barocceschi, nella ‘“ Deposizione di croce ”” del
Museo Civico di San Gemignano. - Il “ Ritrovamento della croce ”, nella chiesa
di Santa Croce a Firenze, ove il Ligozzi esce dal campo manieristico. - Assi-
milazione di schemi toscani nella ‘“ Visitazione ” di Lucca, nel “Miracolo
di San Raimondo ” in S. Maria Novella di Firenze. - L’‘‘ Apparizione della
Vergine a San Francesco ” nella Galleria Pitti, e la decadente replica libera
CV