5/4 i
1568, 24 agosto — Santi di Tito fu ricevuto come uno dei fra-
telli nella Congregazione di $. Tommaso d’Aquino (BALD.,
VII 66).
1569-1579 — Tavole con la Risurrezione, la Cena in Emmaus
e la Crocefissione in $. Croce (BALD., VII, 67).
1570, 10 dicembre — Santi di Tito promette agli accademici di
metter mano alla sua storia e di finirla entro due mesi.
1571, 15 febbr. — Ha finita una delle sue pitture per lo studiolo
di Francesco I, nel Pal. Vecchio. (Lettera del BoRGHINI al
VASARI, Carteggio del Vasari, edito dal Frey, DCCLXXXI.)
1571 — Vari pagamenti relativi all’affresco.
1571, 12 maggio — Pagamento a due contadini che «tramuta-
trono il ponte di santi di tito per ritoccare a seccha lo sue
storia » (GEISENHEIMER, Arte e Storia, 1907, 20).
1573, novembre — Ebbe la carica di Maggiore nella Confrater-
nita di S. Tommaso d’Aquino. Allora fece, in quella Confra- cul
ternita, una tavola e la soffitta (BALpD., VII, 66). va
1578, 19 giugno — Fu fatto cittadino fiorentino (Barp., VII, 86; sran
COLNAGHI, 241).
1578, circa — Dipinse la tavola per la chiesa della Madonna del reae
Soccorso a Prato (COLNAGHI, 241). A
1578 — Fu pagato per due ritratti eseguiti per il Granduca a
(Carteggio di Don Vince. Borghini, 1912, 96).
1589 — Domandò 42 lire a Paolo di Baccio ‘Tolomei in compenso a
di un ritratto dipinto per lui (COLNAGAHI, 241). =
I592 — Fu scelto con Jacopo Ligozzi e con il Poppi a dipin- de
gere il soffitto della sala dell’Accademia (COLNAGHI, 241). a
1592 — La Moltiplicazione del pane e dei pesci della chiesa di
S. Gervasio a Firenze.
1592 — La Risurrezione di Lazzaro della cattedrale di Volterra.
1593 — Aspirò a dipingere la pala d’altare per la cappella del-
l’Accademia del Disegno, che fu assegnata al Ligozzi (Cor-
NAGHI, 241).