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DIFFUSIONE DELL’ARTE DEI GRANDI MAESTRI VENETI DEL ”’500.
GIROLAMO DA SANTACROCE.
LA VITA. - BIBLIOGRAFIA. - L’OPERA: 11 pittore ritardatario, nel ‘“ Cena-
colo ” del 1549 a San Martino di Venezia taglia nel legno figure di stampo
belliniano ingrandite, mentre nel 1519, nella “ Vocazione di San Matteo ”,
a Bassano Veneto, si adattava grossamente a tipi bonifaceschi. - Artefice stento,
meschino, nulla rappresenta nel mondo veneziano. - CATALOGO DELLE
OPERE.
CESARE DA CONEGLIANO.
L’OPERA: Rievocatore di tipi cimeschi nel ‘“ Cenacolo ” della Raccolta Querini
Stampalia, si volge agli esemplari di Bonifacio nell’altro della chiesa dei SS.
Apostoli.
PAOLO DE’ FRANCESCHI, detto il FIAMMINGO.
L’OPERA: Un ritorno verso Cima da Conegliano si scorge nella sua ‘“ Pietà 245
appartenente all’Accademia di Belle Arti a Vienna, e il ricordo di Cima non
scompare neppure nel ‘“ San Girolamo ” della chiesa parrocchiale di Mirano,
d’ispirazione tintorettesca.
GIROLAMO DEL TOSO.
L’OPERA: Insignificante imitatore vicentino del Palma Vecchio in forme arcai-
stiche e stente.
DIONISIO BREVI.
L’OPERA: Veronese, imitatore dei Caroto nel quadro di ‘“ San Michele ” a Ca-
prino.
DIONIGI BATTAGLIA di Verona.
L’OPERA: Buon maestro seguace del Torbido nella pala della chiesa veronese
di Sant’Eufemia.
STEFANO DELL’ARZERE, Padovano.
LA VITA. - BIBLIOGRAFIA. - L’OPERA: Continuatore di forme quattrocen-
tesche, volge, più tardi, come già il suo condiscepolo e collaboratore Domenico
Campagnola, verso l’ampiezza compositiva del Pordenone.
GIOVANNI OLMO, Bergamasco.
L’OPERA: Nelle prime opere, con forme derivate dal Previtali, mostra qualche
indiretta reminiscenza raffaellesca; poi si attiene, irrigidendoli, a modelli mo-
roniani.
VENTURI, Storia dell’Arte Italiana, IX, 7.