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DOMENICO CRESTI detto IL PASSIGNANO.
1558-1560 — Nasce a Passignano (comune di Tavarnelle, presso
Firenze), da un Michele Cresti. La data di nascita, ignota,
si è supposta intorno al 1558-60, in base alla notizia dal BAa-
GLIONE, che lo dice ottuagenario alla sua morte, nel 1638.
Secondo il BALpINUCCI, fu messo dal padre all’arte del li-
braio in Firenze; poi, per intercessione di un abate della
Badia di Passignano, il fratello Jacopo, pittore, lo mise a
studio presso Girolamo Macchietti. Lasciò in seguito questo
maestro per Battista Naldini, scolaro del Pontormo.
1573-76 — Il nome del Passignano compare saltuariamente nei
registri dell’Accademia del Disegno (Colnaghi). — Si mette
con Federico Zuccari, allora (1574-79) intento agli affreschi
nella cupola del Duomo fiorentino, e lo aiuta in quest’opera.
1580, gennaio — Va a Roma con Federico Zuccari, e lavora
nella vigna del card. Montalto, oggi distrutta, (sul luogo
dell’odierna stazione di Termini), e nell’Oratorio dei Fioren-
tini (probabilmente l’odierno S. Giovanni decollato in Via
Bocca della Verità), opere non identificate, se pure ancora
esistenti.
I581 — È coinvolto nel processo intentato a Federico Zuccari
a proposito del quadro detto Porta Virtutis (cfr. Notizie di
Federico Zuccari), ove aveva lavorato solo come materiale
traduttore dei disegni di quel maestro. Ciò nonostante, il
27 novembre, è condannato, con Federico, all’esilio dallo
Stato Pontificio (per tutte queste notizie, V. LANCIARINI,
Dei pittori Taddeo e Federico Zuccari di S. Angelo in Vado,
Tesi, 13803).
I581-82 — Accompagna lo Zuccari quando va a Venezia a di-
pingere nel Palazzo Ducale, e vi resta qualche tempo.
1586 — Entra nell’Accademia del Disegno, a Firenze, ma non
vi è registrato fino al 1589 (COLNAGHI).
1589 — È richiamato in Firenze a lavorare nell’Apparato per
le nozze del Granduca Ferdinando con Cristina di Lorena.
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