JTACOPO CHIMENTI da EMPOLI.
I551, 29 aprile — Jacopo Chimenti, detto Jacopo da Empoli,
nacque a Firenze (BUSSE).
La data è del ConLNagemr; altri citarono l’anno 1554. Il
padre si chiamava Clemente di Girolamo (morto il 4 aprile
1573) ed era commerciante di stoffe. Egli fu di già cittadino
fiorentino (BALPINUCCI, BUSSE). Jacopo ebbe un fratello
chiamato Tomasso (BALD.).
Fu dapprima nella bottega di Maso da S. Friano, e studiò,
e copiò opere di Andrea del Sarto e del Pontormo (BALD.,
LANZI, COLNAGHI, BUSSE).
1574 — Pare che sia stato nella bottega di Bernardino Poccetti
in quest’anno, in cui fece un pagamento a conto della matri-
cola del Poccetti (COLNAGHI).
1576, 8 agosto — Fu matricolato (COLNAGAHI).
1580-1635 — Citato nei registri dell’Accademia del Disegno
(COLNAGHI).
1588 — Dipinse un quadro per la Compagnia della Concezione
di Fucecchio (CoLNAGAHI).
1588 — Dipinse, per commissione di Luca Salesi pizzicagnolo,
al prezzo di 30 scudi, due piccole pitture, una Natività e un
Battesimo di Gesù, che il Salesi si rifiutò di ricevere, come
opere che non lo soddisfacevano. Un compromesso fu fatto
l’anno seguente, essendo stati nominati periti, per stimare
le pitture, il Poppi e Giovanni Battista di Pierantonio Isa-
belli. A quest’ultimo però, che non era accademico del Di-
segno, fu sostituito Francesco di Domenico Rosselli (Cor-
NAGHI).
1589 — Insieme col Passignano, il Poccetti e altri, decorò di
figure di re e di eroi ebrei, dipinte su tela, il tamburo della
cupola del Duomo fiorentino. Queste pitture erano ancora
al loro posto ai tempi del Richa. Poi furono rimosse — quando
non si sa. Anche la loro sorte è sconosciuta (RICHA, VI, 163;
CAVALLUCCI, $. Maria del Fiore, 223).
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