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po raffaellesco-michelangiolesco, appiattite e duramente contor-
nate, come di cartapesta colorata. Le figure dell’angiolo sperti-
cato, con la corazza che s’inguanta sul corpo stirato in lunghezza,
e della Vergine che si ritrae, son riflessi di un raffaellismo con-
torto, aggirato nelle sue linee alla michelangiolesca. Da Raf-
faello son tratti anche i tipi degli angioli nella gloria, ma indu-
riti, sgraziati, mentre ovunque, i drappi, la veste, i manti, si
spezzano nei contorni, ondeggiano, s’avvolgono, si piegano tor-
mentati, forman corridietro, cadono a spira.
TL’esercizio scolastico traspare soprattutto dalla composizione
stessa, faticosa e meccanica: dalla gradinata nel fondo, che si
disegna come rombo a righe tra le massicce muraglie, dalla nube
solidificata che s’arresta sul pavimento, sotto i piedi dell’angiolo,
dalla goffa disposizione triangolare delle altre che fan balcone
all’Eterno. 1 mezzucci del più debole accademismo romano e
l’applicazione sudata di un metodico disegnatore tolgono ogni
spontaneità e ogni impronta personale a questa pittura, che è
tra le migliori del maestro volterrano. Il solo particolare che si
sottragga all’interpretazione meccanica di logori schemi è la
seggiola con le cesoie, il pannilino e il cestello da lavoro (2.497):
qui, dove il pittore ragiona meno, riesce a darci una schietta in-
terpretazione del vero, valendosi persino della tessitura della
tela per ottener vivezza d’effetti.
Non dissimile da quest’opera è la decorazione pittorica del
Pomarancio alla cupola di Santa Pudenziana in Roma, ove egli
trova qualche bella nota decorativa negli angioli dei pennacchi,
bene adattati al campo curvilineo che li racchiude e lievemente
coloriti di tinte chiare e tenui tra svolazzi calligrafici di vesti,
e anche nel coro d’angioli musici attorno alla cupola, guasta in
alto dalla goffa ronda di angioletti attorno l’ovale con il busto
del Redentore.
Largamente ridipinti son gli affreschi della cupola di Santa
Pudenziana e gli altri con Scene di martirio sulle pareti di
Santo Stefano Rotondo, cartelloni di orrendo gusto. Qualche
figura, qua e 1à, sana e meglio curata dal pittore, lascia scorgere