72 I. — SCULTURA VENETA VERSO LA FINE DEL ’500
secondo el disegno presentatto per Alessandro Vitoria a tutte sue
spese, cossi di pietre uiue, come di marmij, et pietre macchiate, con
quatro colonne de la macchia bianca e negra bellissime, con tutte quelle
circostantie che rappresenta il disegno, et pianta, secondo che ordinera
Alessandro Vitoria, al quale cosi una parte come l’altra ge da hauto-
rita di poter leuar uia tutte quelle cose che non sera di sua satisfacione
e farle rifar a suo danno et interesso, il qual altar m.ro Melchissedec
si obbliga farlo a tute sue spese, cosi di roba come di qual si uoglia
fatura, obligandosi esso di far che il tutto sia fatto per mano di operaij
sufficient.mi et di pietre ellette senzza stuchi, o tasselj ne rotture di
qual si uoglia sorte, et che il tutto sia de satisfatione di Alessandro
Vitoria, et di più si obliga il detto Mistro Melchisedec dar compitto
il detto altar, et posto in opera per tutto il mese di Setembrio, pros-
simo che uiene et non dandolo finito, et posto in opera al detto tempo
si contenta perder del sudetto mercatto ducati uenticinque, et possi
loro farlo finir a chi li piacera a sue spese, et interessi del detto M.ro
Melchissedec, alincontro il Mag.co Guardian si obliga sborssar li denarj
che si conuera di tempo in tempo secondo che l’opera andara inanci,
di la qual opera simo dacordo in ducati seicento da L. 6. 14 luno per
ducato» (Vv. PREDELLI, op. cit., pag. 72).
1602, 3 agosto — È resa nota con pubblico « strumento » la concessione,
fatta dalle Monache del Monastero di $. Zaccaria ad Alessandro Vit-
toria, di erigere nella loro chiesa il proprio monumento sepolcrale
(v. PREDELLI, op. cit., pag. 73-74).
I602, 9 settembre — Porta questa data una nota dell’artista nelle sue
carte:
« Adi g Setembrio 1602
Contai a m.ro Paulo rosso per noue miara di piere, per la mia se-
poltura fata giesia di S.to Zacharia ».
1605, luglio-agosto — Il Vittoria dichiara, nelle sue carte, di aver con-
tato «a m.° Gregorio muraro a S.to Zacharia, lire quarantasette e soldi
diese per resto e saldo di auer fatto la mia sepoltura intera, nela giesia
di S.to Zacharia, per beueragi a suo figliolo in diuerse uolte L. 8» (v.
PREDELLI, op. cit., pag. 147).
1605, 4 agosto — ’Tien nota di aver pagato «a maestro n.° Melchisedec
taiapiera per una lastolina e per auer taia li quadri che comette in-
torno la mia sepoltura de parangon in giesia di $.to Zacharia.....
IL. 10» (V. PREDELLI, op. cit., pag. 146).