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le sagome allungate delle figure, infonde alla fredda massa enfasi
e moto. ‘Tutte tre le statue sono firmate dal Vittoria, che nell’im-
magine di San Rocco, delle altre più fredda, ricorda modelli san-
sovineschi, senza che le naturali eleganze del Sansovino raggiun-
gano l’accademica figura, fasciata di panni lustri, levigati, rasati,
agghindata di riccioli, ricercata con arido verismo nel rilievo di
Fig. 68 — Venezia, Chiesa di $an Salvatore, monumento Venier.
Alessandro Vittoria: Pietà.
(Fot. Fiorentini).
tendini e vene sul dorso delle mani, declamatoria. Interpretazione
di uno dei figli di Laocoonte nel celebre gruppo antico è il San Se-
bastiano (fig. 70), tutto forza ed eleganza nel movimento teso che
affusa la forma sul fusto delle gambe raccolte e sprigiona seriche
luci dal nitido torso. I ’atteggiamento a spira, il cuneo del braccio
piegato al gomito, appuntato fuor della nicchia, al modo predi-
letto anche dal Veronese, il guizzo dei muscoli, l’onda della capi-
gliatura sul volto contratto dal dolore, sveglian nel marmo riflessi
di lucido raso, ove trova soddisfazione la sensibilità cromatica dello
scultore. Ma specialmente la forza del più energico Vittoria si rac-