210 IL — SCULTURA VENETA VERSO LA FINE DEL 500 =
1593 — Nella Chiesa dei Frari a Venezia porta questa data la statua
bronzea, firmata, della Mansuetudine sulla pila dell’acqua santa nella
nave destra (v. LORENZETTI GIULIO, Ct, pag. 551).
1595 — Per ‘1 settimo altare nella navata sinistra della chiesa di $S. Giorgio
Maggiore a Venezia, il Campagna eseguì il gruppo marmoreo della
Vergine col Bambino incoronata da due Angeli (v. LORENZETTI GIULIO,
cit., pag. 730).
1604, 8 maggio — Convenzione fra l’artista e l’Abate Brunetti, Segre-
tario del Ser.mo Duca d’Urbino, per la statua del defunto duca, che
l'artista promette di dar terminata il giorno dell’Ascensione del 1605
(v. CALzINI EGIDIO, Urbino e i suoi monumenti, Firenze, 1899, Il ediz,, Il
pag. 21, nota 2).
1606, 1 agosto — A questa data, nel Diario di Francesco Maria IL, ultimo
duca di Urbino, troviamo la seguente nota, riguardante l’opera del
Campagna: « Viddi la statoa del Duca Federico che fu posta al suo
luogo alli 19 del mese passato » (v. ALrppr A., Ricordi di opere d’arte
estratti dal diario inedito di Francesco Maria, ultimo Duca di Urbino, in
Rassegna d'Arte Italiana, 1909, pag. 72).
1616 — Data delle statue di S. Pietro e di S. Tommaso ai lati dell’altare
maggiore nella chiesa di S. Tomà a Venezia (v. LORENZETTI GIULIO,
cit, pas. 547).
I619, 3 maggio — Porta questa data il testamento di Giuseppe Cam- i:
pagna, fratello dell’artista, che lascia erede Girolamo e dopo la morte
di costui la sorella (v. LupnwIG Gustav, Archivalische Beitràge zur Ge-
schichte der venezianischen Kunst, Berlin, III, Bruno Cassirer, pag. 30).
1623 — Morto in quest'anno Fra’ Paolo Sarpi, fu data comniissione a
vecchio Campagna di fargli un monumento: « ma quantunque il pen-
siero di lui fosse trovato bellissimo, riguardi e timidezze scrupolose
rattennero i monaci dal porre ad effetto la progettata opera » (v. SEL-
VATICO P., Sulla architettura e sulla scultura in Venezia, Venezia, 1847,
Paolo Ripamonti Carpano, pag. 404).
1623 — Il TEMANZA afferma che in quest’anno l’artista aveva 71 anni
(affermazione che corrisponde con la data di nascita) e aggiunge:
«Quanto fia egli vissuto poi non mi è riuscito di saperlo. Nel Necro-
logio della Parrocchia di S. Samuello, ove egli abitava, sta registrata
la morte della di lui prima moglie e di alcuni figliuoli, ch’ei ebbe dalla
seconda, ma di lui niente si ritrova. Il che mi fa sospettare ch’egli
morisse fuori di Venezia. Forse in Verona? Niente ne dice il dal Pozzo