II. — GLI ALBANESE 2347
I impeto immaginativo del decoratore prende vita dalla dut-
tilità di un modellato pronto tanto a sprigionare fl'energia sceul-
toria delle figure sul vertice dell’altare Capra, quanto a toccar gli
Figg. 278-279 — Vicenza, Duomo, cappella di $an Giuseppe.
Girolamo (?) Albanese: San Zaccaria e San Gioacchino.
(Fot. Ferrini).
estremi della sensibilità pittorica cinquecentesca nel lampeggiar di
forme angeliche attorno al Cristo morto di San Vincenzo e nel fluido
colore che impasta i teneri corpi dei genietti, sgusciati dalle tele del
Parmigianino per insinuarsi con eleganza squisita tra le volute ba-
rocche e il nitido scudo crocesignato della città di Vicenza, sulla
porta principale del teatro olimpico (fig. 274). Non giungono a tale
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