Full text: La scultura del Cinquecento (10, Parte 3)

I. — LEONE LEONI E POMPEO LEONI 407 
e I597, 24 aprile — Convenzione con l’artista per la decorazione della 
Capilla mayor dell’Escuriale, comprendente dieci statue maggiori del 
naturale, da distribuirsi cinque per parte, di qua e di 1à dall’altar 
i maggiore. Alla data della convenzione, ne aveva fuse cinque in bronzo, 
lea e le aveva sotto mano per rinettarle; s’impegnava inoltre a fondere 
le altre cinque dal 1° gennaio 1597 alla fine di giugno 1598. 
1598, 12 agosto — Pompeo s'impegna a eseguire l’altare della cappella 
di Nostra Signora ad Atocha (nei dintorni di Madrid), secondo il di- 
lì Milano segno dell’architetto Francisco de Mora. 
iRTicozze HIT: 1604 — Probabile data della fine dell’artista. ! Lettera del figlio di lui 
"1g; G. Can (16 novembre 1604) a Juan de Ibarra, per avere il pagamento do- 
e vuto a suo padre. 
ma Leone Leoni, come tanti altri scultori della Rinascita, cominciò 
ì Giara d a lavorare da orafo, ansioso di dedicarsi alla grande scultura. Da 
om dei Siti una lettera del 1546 sappiamo che terminava un piccolo oggetto 
"o i d’argento, inquieto che l’opericciola restasse nota a piccol numero 
in, Vi 1884 di persone e il mondo non potesse apprezzare la fatica costata al suo 
è AR autore. Sente che gli basterebbe l’animo a lasciar ricordi come quelli 
ompeo Leoni che consacrano il nome d’altri all’immortalità; e si propone di stu- 
OF DR diare quanto si possa vedere di opere d’arte, antiche e moderne, 
i, Camo Der: per estrarne la quintessenza del bello. Ancora nel 1546, Leone Leoni 
n Kaisenlichen era il concittadino impareggiabile nell’arte degli intagli, per Pietro 
ia Aretino, che ricordava di lui, nel definirlo a quel modo, oltre la me- 
® Fastics; 1 Bibliografia su Pompeo Leoni: 
; 0a” GIO CEAN BERMUDEZ, Diccionario Historico de los mas Illustres Profesores de las 
rog" UGO Bellas Artes en Espana, Madrid, 1800; BOLZENTHAL, Skizzen zur Kunstgeschichte der 
yadals of modeyner Medaillen- Arbeit, Berlin, 1830; PINI-MILANESI, cit. in preced. bibl., vol 111, 
“dalogti pag. 238; ALFRED ARMAND, Les meédailleurs italiens, Paris, 1879, voL: I: VASARI, 
pi Pia ed. cit.; EuG. PLON, Benvenuto Cellini, cit.; IDEM, in Gazette d. B. A. cit.: IDEM; 
Slan L. L. Sculpeur de Charles V et Pompeo Leoni de Filippe II, cit.; MARCEL REYMOND, 
o i- cit.; CORNELIUS v. FABRICZY, anteriormente cit.; FORRER, Biographical Dictionary 
pp i Il of Meduaillsts, London, 1907; PAUL LAFOND, La sculpture Espagnole, Paris, 1908; 
iI A. F. CALVERT, Sculpture in Spain, London-New York, 1912; AUGUST MEYER, Segovia, 
Ml Toi Avila u. el Escorial, Leipzig, 1913; Museo provincial de Bellas Artes de Valladolid, 
br Catalogo de la Seccion de escultura, 1916; R. DE ORUETA, Berruguete y su obra, Madrid, 
Ì er Wi 1917; IPEM, La escultura funeraria en Espana en las provincias de Cuenca, Ciudad 
WI IS real y Guadalajara, Madrid, 1919; IPEM, La escultura funeraria en las provincias de 
im Madrid y Toledo, Madrid, 1919; SAÀANCHEZ CANTON, Fuentes Literarias para la Historia 
pe del Arte Espanol, Madrid, 1923; ERNEST KRrIs, Vergessene Bildnisse d. Erzhogin, in 
! N Jahrb. d. Ksth. Samml. in Wien, XXXVI; G. HariG, Die Medaillen d. ital. Renais- 
o LOSE er sance, Berlin, 1924; E. TorMo y MANnzé, cit.; M. V. HANNSHUBERT, Ein Grabmal von 
ag DOSSO Pompeo Leoni, in Zeitschrift f. bild. Kunst, 1931-32. 
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