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i SCULTURA IN TOSCANA VERSO LA FINE DEL ’500
“1 1, Giambologna - 2, G. B. Caccini - 3, Pietro Francavilla - 4, Pietro Tacca - 5, Taddeo
ee Landini - 6, Pietro Bernini - 7, 1 minori seguaci di Giambologna: Angiolo Serani, Gregorio
ai - Pagani, Giovanni Catesi, Francesco di Girolamo della Bolla, Angelo Scalani, Orazio Mochi,
(0SSero deeni Antonio Susini, Gaspare Mola - 8, Altri scultori educati a forme toscane: Manno fiorentino,
i b Andrea Gentili da Faenza, Giorgio Vasari, G. A. Dosio, Francesco Ferrucci detto il Tadda,
Ce JUELO Pompeo Ferrucci fiorentino, Domenico Beccafumi, Domenico Cafaggi, Francesco Mosca detto
ù al vivo soi. il Moschino e il suo successore Ippolito Scalza ad Orvieto.
da anche
tter alla Na-
molto bene GIAMBOLOGNA
1524 — Nasce a Donai.
I540 — Va ad Anversa nello studio di Dubroeucq scultore e architetto.
1551 circa — Viene in Italia con Francesco e Cornelio Floris, e sta in
Roma due anni, modellando « quanto di bello gli potè venir sotto
l’occhio » (BORGHINI).
1553 — Arrivato a Firenze, trova consigli e aiuto da Bernardo Vecchietti.
I558 — Francesco de’ Medici acquista la sua Venere in marmo.
1559 — Scolpisce lo scudo ducale mediceo sulla porta d’entrata del Pa-
lazzo del Podestà; eseguisce in bronzo due putti per una fontana d’un
Casino de’ Medici a San Marco; poi un gruppo rappresentante Sansone
che abbatte un Filisteo per altra fontana in un Casino del principe
Francesco, nel cortile de Simplici.
1559 — Non è preferito tra i concorrenti per la fontana della Signoria, «ancora
che da molti artifici e da altri uomini di giudicio intendesse che ’1 mo-
dulo di costui era in molte parti migliore che gli altri » (VASARI, pag. 173).
[561 — Nel registro delle cariche d’onore della corte di Francesco de’
Medici si trova il suo nome per la prima volta come di provvigionato
a tredici scudi di salario al mese.
1563 — Pio IV lo richiede al principe Francesco per la costruzione della
Fontana del Nettuno a Bologna, disegnata dal pittore palermitano
Tommaso Laurenti.
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