I. — GIAMBOLOGNA 607
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Il giovane principe Francesco de’ Medici, che a Firenze divien
nia protettore del Giambologna, è ritratto, nel busto del palazzo Uguc-
o cioni (fig. 565), in armi, fasciato dal manto abbondante. Ha gli occhi
in grandi, bovini, coperti come da un velo; la barba e i capelli a piccoli
ricci, la decorazione del busto ingrossata a sinistra, fuor del suo
naturale equilibrio. Lo scultore che in Toscana arriva al metro per-
fetto, ai canoni grammaticali, si trova fuor di misura imponendo il
' busto del suo mecenate sul plinto marmoreo. Si potrà ammirare la
ill'Anaun- cura nel render la cute giovanile, quasi luminosa, del Principe, e
l’ombra delle sopracciglia trasparenti; ma si nota, nei ricciolini delle
chiome e della barba, un certo artificio; troppa regolarità nella gor-
DARI giera, troppo spessore nel manto sul busto arcuato.
A Francesco de’ Medici fece i modelli in cera di otto rilievi pet
scrivania, che furono gettati in oro da Michele di Battista Mazza-
e firri. Si conservano ancora alcune cere al Museo Nazionale (figg. 566,
o 567, 568), che sono di finezza incisiva, un po’ spianate le figure sul
davanti, ma di tal sottigliezza di definizione, di segno, da non trovar
pari se non in prodigi di oreficeria. In un tondo è rappresentata una
SRL rovina, una casa coperta d’erbe, una strada corsa da un vecchio
2; lano pastore; in una lunetta Francesco de Medici, che porge un decreto a
pi di militi, stando sopra un cavallo condotto da un balestriere, mentre
37; Vasa, L quattro Fiumi assistono alla scena; in un rettangolo, lo stesso prin-
o unt LOI cipe che riceve in trono un’ambasceria. FEseguì anche, per il principe
gi Francesco, una Venere in marmo, poi due putti per una fontana del
i N (1524-1608). Fin de la Rénaissance, Paris, Lemerre, 1906; TIETZE CONRAT-P. PATRIZI,
ali Il Giambologna, in Kunstgesch. Anzeigen, 1906, pp. 57-58; ENRICO BARNERI, IL « Net-
Bologna tuno » di Giambologna e il suo stato di conservazione, in Archiginnasio, II, 1907, pp. 61-63;
i €. C. Tosz, Giovan Bologna e Bernardo Vecchietti, due lettere inedite al Principe Fran-
NT Cesco, in Arte e Storia, XXVII, 1908, PP. 186-187; W. BopnE, Gian Bologna, in Kunst
i) und Kuenstler, IX, I9IO, 1911, pp. 632, 640: 12 B. SUPINO, La fonte del Nettuno a Bo-
i AI logna, in Arte e Storia, XXX, 1911, pp. 65-68; A. DUBRULLE, Un portrait ignoré de
el Jean de Boulogne, in Gaz. d. Beaux-Arts, VIII, 1912, pp. 333-606; O. RIESEBIETER,
gr Eine Fayencefigur nach Giovanni de Boulogne, in Cicerone, XIV. 1, 1922, p. 282:
La RUDOLF BERLINER, Das Kruzifix des Giovanni da Bologna in dey Meunchey Michaels-
agli kirche, in Cicerone, XIV, 1922; R. A. PELTZER, Ein Bronzerelief von Giovanni da
i Bologna in dey Barfuesskirche zu Ausburg, in Zeitschrift f. bila. Kunst., LIX, 1925-6,
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ell salem, in Jahrb. d. Preuss, Kunsts., XLVIII, 1927, pp. 43-52, L. PLANISCIG, Eine
Ri unbekannte Bronzegruppe der Giambologna, Pan I, 1928, p. 328-386.
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