TT 1. — ARCHITETTURA DEL CINQUECENTO
portato in proportione da 5 a 12 con quella maggior diligentia che
sopporta il tevertino ».
|! P_Nel tempo in cui Bramante pensava alla chiesa madre della
Cristianità e al palazzo gigante dei ‘Tribunali, attese a lavori per il
palazzo vaticano, a tracciati edilizî della via della Lungara e della
via Giulia, come abbiam detto, a lavori idraulici e a bonifiche.
Fig. 100 — Roma, presso via Giulia. Bramante: Resti dell’iniziato palazzo di Giustizia.
(Fot. del Min: dell’E. N.).
Il Vasari, nella prima edizione, scrisse brevemente che Giulio II
gli « messe in mano l’opera de i corridori di Belvedere, i quali fu-
rono da lui con grandissima prestanza condotti ». Nella seconda edi-
zione, spiegò meglio di che si trattava: « Era entrato in fantasia a
quel pontefice di acconciare quello spazio che era fra Belvedere e
1 palazzo, ch'egli avesse forma di teatro quadro, abbracciando una
valletta che era in mezzo al palazzo papale vecchio, e la muraglia
che aveva, per abitazione del papa, fatta di nuovo Innocenzo VIII,
e che da due corridori che mettessino in mezzo questa valletta, si
potesse venire di Belvedere in palazzo per loggie, e così di palazzo