Full text: Architettura del Cinquecento (11, Parte 1)

135 I. — ARCHITETTURA DEL CINQUECENTO 
ac sperantes quod ea quae tibi duxerimus committenda bene et lau- 
dabiliter exequeris; Te fabricae et operi eiusdem domus sive templi 
praeficiendum duximus, et ad nostrum beneplacitum praeficimus per 
praesentes ». 
[513 — In quest'anno viene fabbricato per Giuliano de’ Medici, fra- 
tello di papa Leon X e Gonfaloniere di Santa Romana Chiesa, il Pa- 
lazzo in piazza de’ Caprettari, e vien preso in considerazione il progetto 
di Andrea Sansovino. 
1514, 6 febbraio — Prima notizia della presenza del Sansovino a Loreto 
(Cfr. Civiltà Cattolica, 1931, p. 420). 
1514 — Andrea guida i lavori per la cupola del Duomo di Loreto, e forse 
anche quelli per il Palazzo Apostolico, secondo il progetto di Bramante, 
incominciato durante quest’anno. 
I517, I8 gennaio — Leone X manda Antonio da San Gallo il Giovane 
a ispezionare le opere d’architettura a Loreto e a riferirgli intorno ad 
esse, avendo fede in quell’architetto «in costruendis aedificiis optimi 
judicii ». 
1517, giugno-2I novembre — Nel frattempo, come architetto a Loreto, 
Cristoforo di Simone Resse succede al Sansovino, e a questi rimane 
solo l’incarico delle sculture per la Santa Casa. 
I510, luglio — Andrea consegna i disegni delle colonne del portico interno 
del Palazzo Comunale di Jesi. Nelle indicazioni a ciò relative, il maestro 
è detto: « M.° Andrea architeptori aedium dive Marie lauretanae ». 
I520, 20 dicembre — Andrea rimette la carica di capo della fabbrica 
del Duomo a M.° Cristoforo di Simone Resse da Imola, e conserva solo 
la direzione dei lavori nella Santa Casa. È probabile che Antonio da 
San Gallo il Giovane, che abbiamo veduto ispezionare le opere di An- 
drea Sansovino a Loreto, riferisse in modo sfavorevole, come si può 
supporre da una nota in un disegno di Antonio stesso agli Uffizî, a 
proposito del palazzo Apostolico lauretano: « principiato per Bramante 
guidato male per lo Sansovino: bisogni correggerlo ». 
1520, 21 settembre — Il $ansovino è citato nei rogiti di Monte San Savino. 
1520, 20 dicembre — Leone X con un suo breve lo conferma capo- 
maestro nelle opere di scultura per la Santa Casa lauretana. 
I521I, 20 gennaio — Si comunica al vescovo di Sant’Angelo, governatore di 
Loreto, che Sua Santità vuole continuare a servirsi di lui come «capo
	        
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